Uccise il figlioletto di 2 anni: alla fine arriva la pena esemplare

Una famiglia di origine laziale si “macchia” di omicidio volontario ai danni del figlio di 2 anni: la condanna definitiva della giustizia

incidente napoli polizia
Volante della polizia (Getty Images)

Sono apparsi di fronte alla legge con l’etichetta di genitori “ingrati”, rei di aver premeditato prima e concretizzato poi, l’uccisione del figlio di appena 2 anni. La madre del bambino è una donna di 29 anni. Il tribunale gli ha riservato la giusta (o quasi…) sentenza, condannandola a 30 anni di reclusione, con rito abbreviato.

Destino decisamente più avverso per il padre del piccolo Gabriel, che in qualità di complice della moglie ha dovuto riscontrare “pegno” ben più grande. La Corte d’Assise di Cassino, infatti gli ha inflitto la pena dell’ergastolo. Gli autori dell’efferato omicidio “familiare” si erano “macchiati” del sangue del proprio sangue, appena lo scorso anno e precisamente il 17 Aprile 2019.

La morte del piccolo Gabriel, secondo l’analisi degli inquirenti, che hanno emesso quest’oggi la sentenza definitiva per i genitori di Gabriel, Dalla Bona e Feroleto è avvenuta nel frusinate. Il luogo dell’omicidio è Piedimonte San Germano

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Omicidio familiare in “Ciociaria”: la ricostruzione

Incidente stradale
Un’auto della polizia (Getty Images)

Mamma Dalla Bona e papà Feroleto pagheranno carissimo, per il resto dei loro giorni (per quanto riguarda il padre), colpevoli di un efferato omicidio ai danni del loro piccolo Gabriel di appena 2 anni. Prima della sentenza definitiva del gip della Corte d’Assise di Cassino, gli inquirenti hanno provato a ricostruire la scena dell'”incidente”, consumatosi nel frusinate, all’altezza di Piedimonte San Germano.

La mattina del triste giorno per il piccolo Gabriel, la famiglia imboccò, a bordo della propria auto, un bivio di campagna. Per assicurarsi di essere lontani da qualsiasi occhio indiscreto. Il padre Feroleto era alla guida dell’autovettura, mentre la madre, seduta sul sediolino accanto cercava di “sedare” i “piagnistei” del figlio, che aveva tutta l'”aria” di voler rientrare a casa.

Proprio questo sarebbe stato il motivo dell’uccisione, per gli addetti all’indagine dell’omicidio, in prossimità della statale. Che avrebbe indotto, la signora Dalla Bona, a compiere un gesto, simile ad un soffocamento. Il piccolo Gabriel ha ceduto all’atto di soppressione della madre, finchè il suo cuore ha smesso di battere.

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processo tribunale
processo tribunale – Getty Images

Prima di esaminare a fondo il caso, la madre avrebbe raccontato, accolta dalla complicità del padre che il figlio era stato investito da un “centauro” di passaggio. A distanza di un anno dall’approfondimento accurato degli inquirenti, con risultati alla mano, aggiornati dall’autopsia, si concretizza un verdetto che sa di giustizia per il “povero” Gabriel

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