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Cronaca

Covid-19, il bollettino del Ministero Della Salute del 13 Dicembre 2020

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Rossella Boccanfuso

Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati al 13 Dicembre.

Bollettino (Fonte Ministero della Salute)Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi al bollettino ufficiale aggiornato al 13 Dicembre in merito alla pandemia globale da Coronavirus. Il numero dei casi di contagio dall’inizio dell’emergenza è salito a 1.843.712con un incremento di 17.938 unità. Tornano in aumento i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 686.031 (+1.183). Diminuiscono, invece, i ricoveri in terapia intensiva (-41) che ad oggi risultano essere 3.158. Il numero dei guariti è giunto a 1.093.161, ossia 16.270 in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 484 decessi che hanno portano il bilancio totale a 64.520.

Le dichiarazioni di una nota virologa lasciano senza parole l’Italia

Maria Rita Gismondo (Fonte Facebook)

Covid che comincia a dare qualche segno di cedimento in Italia. Infatti in queste settimane i contagi continuano a calare, ma questo è soltanto un piccolissimo passo in avanti. Dunque mentre il paese cerca di superare i tanti problemi causati dalla pandemia, torna ad esprimersi sull’argomento la virologa Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.

Intervistata da Billy Six durante un convengo di Afd, partito tedesco di estrema destra, dichiara: “La situazione ad inizio emergenza in Italia era estremamente confusa. I dati pubblicati su morti e positivi non siamo sicuri siano controllati”. Poi si lascia andare con una frase che lascia di stucco: “Possiamo definire il Covid come infezione opportunistica”.

PER APPROFONDIRE CLICCA QUI>>> Covid, la virologa la dice grossa: “E’ un’infezione opportunistica”

Le autorità sanitarie avvertono sulle precauzioni prima di sottoporsi al vaccino covid

Covid-19 (Fonte GettyImages)

Il capo del Servizio Federale russo di sorveglianza sulla protezione dei diritti del consumatore, Anna Popova, ha consigliato l’astensione da alcol per due mesi prima di sottoporsi al vaccino. Niente vodka dunque per chi si vorrà sottoporre al vaccino russo Sputnik V. Anche questo vaccino covid, così come quello Pfizer-BionTech, richiede due iniezioni a 20 giorni di distanza una dall’altra. Se nelle scorse ore il governo inglese ha sconsigliato di sottoporsi al trattamento a chi ha sofferto di allergie, arriva quindi un altro consiglio per scongiurare effetti collaterali.

Il vaccino russo al momento è efficace al 95%, rassicurano i ricercatori, e al momento gli studi clinici devono ancora certificarne l’estrema sicurezza. Intanto qualcuno ha già storto il naso per le parole della Popova, che in un’intervista radiofonica ha sconsigliato l’assunzione di alcol prima e dopo la vaccinazione.

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Rossella Boccanfuso