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Colesterolo, un nuovo farmaco lo abbassa del 50%: dove trovarlo in Italia

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Fabiana Boccanfuso

Il nuovo farmaco che abbassa il colesterolo del 50% sarebbe essere disponibile in Italia già dal 2021. Potrebbe salvare più di 10 mila vite.

Farmaco (gettyimages)

Nel 2021 si potrà diminuire il colesterolo del 50% soltanto con due iniezioni, fatte a distanza di 90 giorni l’una dall’altra e per i sei mesi successivi. Questo è una realtà oramai certa con l’arrivo dei nuovi farmaci, che agiranno sul cosiddetto colesterolo “cattivo” causa di circa 50mila decessi all’anno in Italia. L’attesissimo farmaco, che cambierebbe la vita a circa 10mila persone, è il inclisiran. Si tratta si un agente terapeutico a base di Rna interferenti che sono in grado di ridurre la sintesi epatica del Pcsk9. In diversi studi, nella fase 3, questo farmaco ha dimostrato di dimezzare il livello di colesterolo LDL in pazienti che non trovavano giovamento dalle tradizionali statine.

L’altro farmaco è l’acido bempedoico, una molecola che ha lo stesso meccanismo delle statine, ma se assunto una volta al giorno ha dimostrato di ridurre il colesterolo LDL del 20%. La differenza con le statine è che l’acido non comporta dolori muscolari perché non è attivo a livello muscolo-scheletrico.

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Il SIC annuncia l’arrivo del nuovo farmaco per il colesterolo in Italia

Paziente, controllo colesterolo (fonte gettyimages)

La notizia dell’arrivo del nuovo farmaco che riduce il colesterolo LDL arriva direttamente dal Congresso della Società Italiana di Cardiologia. Il Sic ha affermato che il farmaco sarà una vera e propria svolta, che potrebbe salvare la vita di circa 10 mila persone con malattie cardiovascolari. Ciro Indoldi (presidente Sic) e Pasquale Perrone Filardi (presidente eletto Sic) hanno spiegato la gravità e la mortalità del colesterolo, che spesso si tende a sottovalutare, ricordando che questo è il primo fattore di malattie cardiovascolari che sono responsabili di 47.000 decessi all’anno in Italia.

Tenere bassi i livelli di colesterolo “cattivo”, LDL, riduce il rischio di avere ictus, infarti e la conseguente mortalità. Questo è un problema sanitario molto grave, che è peggiorato con l’arrivo della pandemia in corso. Ma il presidente e il presidente eletto del SIC sono fiduciosi che con l’arrivo dei nuovi farmaci si possano avere dei risultati molto soddisfacenti.

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Fabiana Boccanfuso