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Cronaca

Attivavano contratto gas e luce all’insaputa dei clienti: un metodo diabolico

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Redazione

Contratti gas e luce all’insaputa dei clienti: una truffa diabolica che ha raggirato molti utenti. Ecco cosa è successo

luce e gas (Fonte Getty Images)

Truffa aggravata e sostituzione di persona, sono queste le accuse che pesano su due soggetti individuati dalle autorità competenti. L’imbroglio avrebbe coinvolto decine di utenti che a loro insaputa si sarebbero visti attivare contratti di luce e gas.

E’ quanto hanno denunciato le Fiamme Gialle della provincia di Treviso. A compiere il vile gesto sarebbero stati due giovani di 25 e 30 anni, residenti rispettivamente a Venezia e Treviso. Le accuse che pendono sui due giovani sono pesanti: truffa aggravata e sostituzione di persona per la stipula di nuovi contratti di gas e luce. Tutto ciò all’insaputa di numerosi utenti, soprattutto anziani.

Le indagini sono partite grazie alla denuncia dell’azienda stessa per cui i due giovani lavoravano. Il loro compito era quello di proporre semplicemente contratti più convenienti e competitivi ma, attraverso subdoli raggiri, l’azienda si è accorta che i due riuscivano ad ottenere i dati anagrafici ed i numeri identificativi dei contatori, stipulando poi nuovi contratti per conto di utenti ignari.

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Truffa gas e luce: il metodo diabolico

anziani truffati (Fonte Getty Images)

Il metodo diabolico messo in campo dai due giovani truffatori era davvero semplice. Con l’incarico di procacciatori per conto dell’azienda fornitrice di servizi, riuscivano ad entrare in casa degli utenti, soprattutto anziani, chiedendo loro generalità e la disponibilità a visionare l’ultima bolletta.

Per ogni nuova fornitura, i due ragazzi ricevevano una provvigione di 80 euro da parte dell’azienda che però doveva poi ricorrere alla cessazione del rapporto con gli utenti. Le Fiamme Gialle hanno così constatato un raggiro illecito di circa 35.000 euro.

Le denunce sono scattate in numerose città italiane come Treviso, Venezia, Vicenza, Rovigo, Udine, Trieste, Gorizia, Rovigo, Bologna, Monza Brianza, Trento, Roma, Ascoli Piceno, Reggio Emilia, annoverando circa 250 utenti truffati tra cui molti anziani, vittime più facili da raggirare.

 

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