I contagi sono in aumento e Pasqua è alle porte. Queste le ipotesi del Governo su un coprifuoco anticipato che sembra essere sempre più plausibile
Sebbene sia trascorso un anno esatto dall’inizio della pandemia, il Covid-19 continua tuttora ad inficiare la vita delle persone. Con l’entrata in scena delle varianti lo scenario, già di per sé drammatico, si è ulteriormente aggravato.
Dopo un Natale “soft”, con non più di due ospiti a casa, adesso è ora della Pasqua. I contagi sono in costante aumento, la paura di contrarre il virus è ancora alta. Si teme che l’indice Rt arrivi a superare la soglia critica dell’1.
A questo punto il rischio di ulteriori restrizioni è alto. In attesa che la campagna vaccinale venga intensificata, gli italiani dovranno, di nuovo, sottostare a rigide regole che limitano la libertà di movimento e circolazione. Nonostante siano passati mesi dall’ultima cena fuori o dall’ultimo film visto al cinema da spettatori, sembra ancora lontana la data in cui si potrà tornare a respirare aria di libertà.
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Proprio come è accaduto al Natale, anche la Pasqua rischia di rimanere imbrigliata nelle maglie delle disposizioni dei dpcm.
I festeggiamenti pasquali, infatti, potrebbero dover essere anch’essi “light”, con una formula che ricalca quella sperimentata durante feste natalizie. Bar, ristoranti e negozi, quindi, potrebbero rimanere chiusi. Si prospetterebbe, dunque, un vero e proprio lockdown pasquale.
Una ulteriore disposizione potrebbe prevedere un coprifuoco anticipato dalle 22 alle 20. A rischio slittamento anche l’apertura di cinema e teatri il 27 marzo.
L’unica speranza rimasta è quella che la campagna vaccinale si velocizzi sempre di più, in modo tale da raggiungere quella tanto agognata immunità di gregge che permetterebbe il ritorno ad una vita finalmente “normale”.