Covid, Draghi preoccupato: “L’emergenza sta peggiorando”

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato dell’emergenza covid intervenendo a una conferenza dedicata al raggiungimento della parità di genere.

Mario Draghi preoccupazione emergenza covid
Mario Draghi, presidente del Consiglio (fonte: Getty Images)

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto alla conferenza “Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere” ha espresso forti preoccupazioni sul peggioramento dell’emergenza pandemica. Il Cts lo aveva già anticipato: siamo all’inizio della terza ondata. La variante inglese sta galoppando nel nostro Paese ed entro poche settimane, secondo gli esperti, potrebbe raggiungere il 70% dei nuovi contagi.

In virtù di questo si stanno valutando nuove importanti restrizioni: anticipare il coprifuoco, lockdown rigido nei weekend, didattica a distanza prevalente. In attesa che la campagna vaccinale entri nel vivo, il premier ha fatto un appello di unità nazionale per riuscire a sconfiggere il virus.

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L’appello di Draghi per superare l’emergenza covid

Mario Draghi ha fatto appello a tutti: ognuno deve fare la sua parte per contenere il virus. In particolare, il Governo deve mettere in campo ogni sforzo per tutelare la salute e l’economia. Le scelte devono essere rapide, ma non affrettate. Meditare bene e dare un adeguato preavviso a chi deve adattarsi alle nuove restrizioni.

La via d’uscita non è lontana, secondo il premier, grazie all’accelerazione del piano vaccinale. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto sapere che entro la fine dell’estate potranno essere vaccinati 50 milioni di italiani. Se il primo trimestre di campagna vaccinale è stato a dir poco deludente vista la scarsità delle dosi consegnate, da aprile dovrebbero arrivare molte più fiale visto anche il prossimo via libera al vaccino monodose Johnson&Johnson.

Questo è il momento di restare uniti, ha concluso Draghi, per poter fronteggiare i problemi del Paese in cui in tanti sono quelli che rischiano di perdere il proprio lavoro.

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