Zona gialla, attesa per i cambi di colore: cosa accadrà da domani

Domani ci sarà il solito monitoraggio settimanale di Iss e ministero della Salute che deciderà quali regioni promuovere in zona gialla

Riaperture zona gialla
Riaperture di bar e ristoranti in zona gialla (fonte: Getty Images)

Già da una settimana gran parte delle regioni si trova in fascia gialla. In arancione troviamo la Puglia, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Valle d’Aosta. In rosso, in solitaria, la Sardegna che appena un mese fa era in fascia bianca e oggi paga ancora il prezzo di quella libertà agguantata per qualche settimana. Domani l’Istituto Superiore di Sanità e il ministero della Salute pubblicheranno il nuovo monitoraggio settimanale che deciderà le nuove fasce di colore.

Non dovrebbero esserci grosse sorprese. Infatti, secondo quanto emerge in queste ore, gran parte delle regioni gialle dovrebbero essere riconfermate nella fascia di colore più chiara. Tra le arancioni, quelle che maggiormente possono sperare nella promozione sono la Basilicata e la Puglia, che nonostante l’innalzamento della curva dei contagi vedono scendere il numero dei posti letto occupati. Per quanto riguarda la Sardegna, la situazione resta ancora molto in bilico.

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Le nuove regole in zona gialla

Dal 26 aprile è di nuovo consentito spostarsi tra regioni gialle, anche se questo comporta l’attraversamento di regioni arancioni o rosse. Per quanto riguarda lo spostamento tra queste ultime, invece, è obbligatorio avere con sé l’autocertificazione se ci si muove per lavoro o salute, il green pass se invece ci si sposta per turismo. Per quanto riguarda bar e ristoranti, possono riprendere col servizio al tavolo sia a pranzo che a cena ma solo all’aperto. Dal primo giugno via anche al servizio al tavolo anche al chiuso, ma solo dalle 5 alle 18.

Non cambiano invece le regole in zona arancione o rossa dove i locali continuano a essere chiusi la sera e a fare l’asporto fino alle 18 per quanto riguarda i bar e le 22 per pizzerie e ristoranti. Il domicilio è invece sempre consentito.

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