Aurora Ramazzotti attacca Pio e Amedeo: “Mi dispiace, ma dovevo dirlo”

Aurora Ramazzotti non condivide il monologo di Pio e Amedeo sul politically correct e attacca: “Presunzione di decidere cosa sia offensivo”

Pio e Amedeo sulle scale
Il duo comico Pio e Amedeo (screenshot Instagram)

Si chiude il sipario del primo programma condotto e ideato interamente dal duo comico Pio e Amedeo. Nelle tre settimane in questo è andato in onda, ha sbaragliato l’intera concorrenza televisiva, superando i 4 milioni di spettatori a puntata. Anche nella serata conclusiva sono stati tantissimi gli ospiti illustri saliti sul palco con loro due, come Eros Ramazzotti o Laura Chiatti. Ad attirare la maggiore attenzione però è stato il monologo fatto a metà serata. Infatti i due, consapevoli dei rischi, hanno parlato del politically correct e di tutte quelle parole che sono vietate in Tv come nella vita. Questo monologo però, ovviamente, non è stato condiviso da tutti, in special modo da Aurora Ramazzotti, che sui social attacca.

Pio e Amedeo criticati da Aurora Ramazzotti: si scaglia contro il monologo sul politically correct

 

Come ormai da tempo, Aurora Ramazzotti si dedica molto a commentare alcuni temi sociali attuali. Per questo motivo non si esime dal criticare anche il monologo di Pio e Amedeo a Felicissima Sera, dove parlano di un uso esagerato del politically correct. Infatti i due ritengono che la cattiveria non stia nelle parole come n***o o f****o, bensì si racchiude nelle intenzioni delle persone che le pronunciano. Secondo la figlia del più noto cantante Eros però non sarebbe così. Infatti in un post sui social scrive: “Il fatto che si continui ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, la discriminazione, per me è un mistero”. Poi rincara la dose su Instagram aggiungendo: “Mi dispiace ma devo dirlo. È d’obbligo distinguere l’esagerazione del politically correct e l’uso di parole che ormai hanno connotazioni spregiative. Si parla di intenzione buona o cattiva, ma utilizzarle in Tv è già una connotazione sbagliata. Si fa ignorando che le persone interessate non vogliono sentire queste parole perché gli fanno male”.

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