Il sabato sera con i “fuochi” per Catania con la spettacolare eruzione dell’Etna che è durata per diverse ore: le immagini della colata di lava
Il ruggito del gigante per una nuova eruzione dell’Etna che ha accesso di fuoco il sabato sera dei catanesi e di chi vive all’ombra del vulcano attivo siciliano. Una serata di attività davvero intensa; una fontana di lava davvero molto intensa accompagnata, come di consueto nelle eruzioni, da una nube di fumo e lapilli.
La colata è arrivata dal cratere di sud-est del vulcano ad un’altezza di circa 3mila metri sopra il livello del mare; lì è stato individuato anche il centro del tremore vulcanico; presenti anche due trabocchi lavici, di cui uno ha toccato della valle del Bove l’alto orlo occidentale. L’istituto di geofisica e vulcanologia dell’Osservatorio di Catania, attraverso i suoi strumenti, ha rilevato alti valori circa l’ampiezza del tremore vulcanico con incremento del trend.
Possibile, quindi, che nelle prossime ore vi siano altre colate di lava ed eruzioni che potrebbero anche durare giorni, come peraltro già accaduto in passato. L’Etna, infatti, non è certo nuovo a questo tipo di attività vulcanica che “accompagna” le notti e le giornate dei catanesi.
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L’eruzione dell’Etna ha anche provocato dei problemi legati alla mobilità dell’intera zona. Chiuso, fino a stamattina, infatti, l’aeroporto catanese. Una decisione, quella del Sac, l’ente che gestisce lo scalo, presa in virtù della presenza di cenere vulcanica nello spazio che riguarda tutte le operazioni di atterraggio e decollo.
L’attività eruttiva si è conclusa alle 3 di notte circa, e l’Etna stamane sembra “a riposo”, con solo del fumo che esce dal cratere a ricordare quanto accaduto ieri sera. “Stupisce sempre l’Etna – ha scritto Boris Behncke, vulcanologo – l’evento parossistico di ieri sera è stato tra i più carini sebbene non tra i più intensi” ha proseguito.
“E’ iniziata al tramonto la fase principale dell’eruzione – ha continuato sui social – ed è stato gentile stavolta perché non si è riversato sul versante orientale, davvero martoriato e risparmiato stavolta. Mi perdonino quelli del versante sud che un po’ di cenere l’hanno presa“.