Caso Denise Pipitone, svolta nelle intercettazioni: “Siamo stati io e Giuseppe”

Ancora fiato sospeso sul caso di Denise Pipitone dopo alcune importanti intercettazioni di Anna Corona riscontrate dai carabinieri.

Denise, la piccola scomparsa nel 2004
Denise, la piccola scomparsa nel 2004 (screen Instagram)

Sembra non avere mai fine la storia della piccola Denise scomparsa da Mazara del Vallo nel lontano 2004. Oggi però potrebbe esserci una svolta importante nell’indagine dopo le intercettazioni trovate dai carabinieri di Trapani. Le parole di Anna Corona sono inequivocabili e pertanto si chiede di procedere con le indagini.

L’Italia intera è rimasta con il fiato sospeso durante la scorsa primavera quando sopraggiunsero numerose segnalazioni di avvistamento della piccola. Purtroppo nessuna portò a risultati importanti ma, il clamore mediatico, servì a riaccendere le luci sul caso della piccola scomparsa ormai da circa vent’anni.

La mamma Piera Maggio non si è mai data per vinta ed oggi una nuova importante notizia arriva proprio dai Carabinieri di Trapani. Le forze dell’ordine hanno infatti ascoltato alcune intercettazioni e le parole di Anna Corona potrebbero segnare un passo importante nella ricerca della verità.

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Caso Denise Pipitone, svolta nelle intercettazioni: la verità di Anna Corona

Anna Corona intercettata dai carabinieri
Anna Corona intercettata dai carabinieri (screen Instagram)

Le intercettazioni risalgono allo scorso mese di maggio dopo la riapertura del caso. “Lo vuoi sapere cu fu tanno? Io cu Giuseppe. (Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe)” ha dichiarato Anna Corona alla figlia più piccola Alice. Per le parti civili è chiaro che si riferisca a Denise ma non è ancora stato rintracciato il Giuseppe a cui la donna fa riferimento.

Altre frasi della Corona potrebbero essere rilevanti. “A Piera le si deve bruciare il cuore” avrebbe detto la donna, convinta inoltre che la piccola Pipitone sia già morta. Nonostante le forti parole, alla procura di Marsala è stata presentata la richiesta di archiviazione delle intercettazioni ma le parti civili si stanno opponendo. Sarà il Gip a decidere il prossimo 23 novembre ed il caso rimane ancora avvolto nel mistero.

 

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