Videogames, fanno bene o male al cervello? Lo studio svela la verità

É opinione diffusa che i videogiochi facciano del male soprattutto ai bambini, ma qual è la verità? Un recente studio ha dimostrato i veri effetti che hanno sul cervello.

Simulazione, divertimento, metaverso: i videogames hanno ormai permeato la nostra intera realtà. Diventano sempre più interattivi e permettono di immergersi in un mondo parallelo, quello in cui è possibile diventare l’eroe dei propri sogni o vivere in luoghi immaginari. É perfino possibile fare nuove conoscenze, intrattenendo conversazioni che diventano veri e propri rapporti nella vita reale.

Videogames benefici cervello 11-12-2022 bloglive
Foto Pexels.com

A dimostrarlo è l’incredibile successo di piattaforme come Twitch, dove gli appassionati possono riunirsi trasmettendo o assistendo a trasmissioni in diretta per ore di creators che giocano ai loro videogames. Insomma, una realtà a cui ormai è difficile sottrarsi e che unisce giocatori di tutte le fasce d’età. A destare preoccupazione però, da sempre, è l’utilizzo di questo tipo di giochi soprattutto da parte dei più piccoli.

I bambini, infatti, non trovano quasi più interesse nei giochi tradizionali di un tempo, spendendo ore ed ore incollati ad uno schermo, immersi nei loro videogames preferiti. Ma siamo proprio sicuri che questa attività sia dannosa per il loro cervello? Un recente studio condotto negli Stati Uniti, ha voluto confrontare le abilità cerebrali di bambini e adolescenti che usano videogames e quelle di coloro che invece non giocano. I risultati sono sorprendenti.

Migliori doti cerebrali per chi gioca ai videogames? Il dibattito è aperto

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Sulla base dei dati raccolti dall’Adolescent Brain Cognitive Development Study, uno dei più grandi database sullo sviluppo cerebrale di bambini e adolescenti, sono stati presi in esame 2000 bambini tra i 9 e i 10 anni d’età divisi in quelli che giocavano almeno 3 ore al giorno ai videogames e quelli che invece non ne avevano mai fatto uso. I soggetti sono stati sottoposti a diversi test su velocità di reazione agli stimoli e memoria a breve termine, portando a galla risultati davvero inaspettati.

L’autore dello studio Bader Chaarani, ha affermato che i bambini che giocano ai videogames hanno dimostrato di avere una maggiore attività di alcune zone del cervello dedicate alla memoria. Non è stata presa in esame nello specifico la tipologia dei videogames utilizzati, ma la maggior parte dei bambini ha affermato di avere una predilezione per i giochi sparatutto e d’azione. Non è però la prima ricerca a dare questo genere di risultati, anzi pare soltanto confermare alcuni precedenti studi secondo cui giocare almeno 2 ore al giorno ai videogames avrebbe effetti benefici sulla mente.

Il dibattito sulla questione tuttavia, continua a rimanere aperto. Perciò, seppur i risultati siano stati incoraggianti, è bene analizzare con lucidità il fatto che non è ancora stato dimostrato un vero rapporto causa-effetto tra l’uso dei videogames e il miglioramento del cervello, ma soltanto che chi li utilizza ha dei buoni risultati nei test. Dove sta dunque la verità?

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