La storia di Solo, il cane rapito dalle scimmie

Solo è un cucciolotto di due mesi, ma ha già vissuto cose incredibili: rapito dalle scimmie e poi salvato dagli umani. Leggiamo su Corriere.it la storia di questo cane, una vicenda che in Sud Sudan non è particolarmente originale, se non per il lieto fine, ma che è sicuramente curiosa ai nostri occhi europei e ci fa scoprire strani vezzi che rendono le scimmie sempre più umane…

Siamo a Giuba e da queste parti le scimmie che i locali chiamano “red monkeys” hanno bizzarre abitudini: rapiscono i cuccioli di cane appena nati alle loro mamme e se li portano sugli alberi. Questi animali hanno ottimi rapporti con quelli domestici, convivono negli spazi comuni, li spulciano, ma pare che alla vista di un piccolo di pochi giorni e non resistano e se lo rubino per poterlo “adottare”. I cuccioli rapiti vengono accuditi e le scimmie tentano addirittura di allattarli, ma restano cani purtroppo e sugli alberi non ci sanno stare, così questi rapimenti “materni” finiscono quasi sempre male, con i cuccioli che volano dall’alto degli alberi.

Grazie all’intervento degli umani, a Solo è andata meglio. E’ stato avvistato dal personale del resort Acacia Village tra le braccia di una scimmia che se lo portava in giro tra i rami, i ragazzi l’hanno rincorsa e tirandole sassi e infastidendola, l’hanno costretta a mollare il cucciolo, che è stato prontamente recuperato e ora, all’età di due mesi, sta benone (quella che vedete qui è un’immagine di repertorio, Solo è ben più piccolo!). E ora, per non perdere le vecchie abitudini, convive con uno scimpanzé di due anni e mezzo e due antilopi nane.

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