Inflazione, in Italia sotto media OCSE

I dati sull’inflazione del mese di dicembre, pubblicati dall’OCSE, confermano un pò i timori di un surriscaldamento dei prezzi, avvenuto negli ultimi mesi, per effetto, come si vedrà, delle componenti energetiche ed alimentari.

In un anno, infatti, l’incremento dei prezzi dell’energia è stato dell’8,3%, mentre gli alimentari hanno subito una crescita dei prezzi del 2,6%.

Il dato complessivo è di un’inflazione OCSE del 2,1% a dicembre, rispetto allo stesso mese del 2009.

Depurata dalle componenti energetiche ed alimentari, l’inflazione media nell’area OCSE sarebbe stata dell’1,2%, quasi un punto percentuale in meno, che sottolinea dunque l’impatto notevolmente negativo dell’evoluzione delle due componenti sui prezzi in generale.

Purtuttavia, il dato dell’inflazione non è agli stessi livelli, e la vera sorpresa, in realtà, è proprio questa. L’Italia vanta una crescita dei prezzi dell’1,9%, al di sotto della media OCSE (e siamo anche sotto la media dell’Eurozona). Per un Paese come il nostro, il dato non è di poco conto, in quanto il Belpaese ha storicamente avuto una tendenza alla crescita dei prezzi superiore alla media degli altri diretti competitors.

Situazione molto negativa nel Regno Unito, dove, invece, il tasso di inflazione a dicembre è passato dal 3,2% di novembre al 3,7% di dicembre. Nella zona euro, invece, il tasso medio è salito dall’1,9% al 2,2%.

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