Banche italiane promosse dal FSF

Il Financial Stability Forum, l’organismo presieduto dal governatore di Bankitalia Mario Draghi, ha promosso le banche italiane, sostenendo che esse possano rappresentare un esempio per i sistemi bancari di altri Paesi.

I motivi della forza delle banche tricolori, che hanno superato indenni il biennio di crisi drammatica globale, sta nella sua capacità di business tradizionale, ossia nell’ancoraggio delle nostre banche alla raccolta dei risparmi tra la clientela retail, cioè tra le famiglie, che consente loro di avere liquidità in entrata costante e senza intraprendere la strada della finanziarizzazione delle proprie strutture. Le banche italiane, quindi, raccolgono denaro tra i risparmiatori e lo investe sul mondo delle imprese, un modello tradizionale vincente, che ha garantito loro una forte solidità, anche nei momenti di maggiore difficoltà.

Tuttavia, il Board suggerisce di adottare alcuni provvedimenti, per irrobustire ancora di più il nostro sistema bancario, dando all’esterno un’immagine di maggiore solidità. I punti su cui le nostre banche dovrebbero puntare sarebbero, ad esempio, la maggiore capitalizzazione, che consentirebbe una ulteriore solidità del patrimonio, quindi, ulteriori possibilità di effettuare prestiti; ciò, dice il FSF, potrebbe avvenire anche senza ridurre l’erogazione attuale di crediti.

L’Italia, poi, dovrebbe ridurre a meno degli attuali 90 giorni la capacità di valutazione sui crediti in sofferenza e, infine, il nostro sistema bancario dovrebbe adottare quei meccanismi che possano consentire una più immediata rimozione di quei managers considerati inefficienti.

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