Sommerso, in Italia tra 16-17%

Il sommerso in Italia vale intorno al 16-17% dell’intera economia. E’ quanto attestano gli esperti della commissione incaricata di proporre una riforma del fisco italiano. Ovviamente, il livello di sommerso varia da settore a settore, con punte massimi nei servizi, in particolare tra gli albergi, le colf e badanti. Negli hotel, infatti, pare che il livello di non dichiarato giunga addirittura a quasi il 57% del totale, così come resta oltre il 50% (circa 52%), per le badanti. 

Molto più cntenuto il sommerso nell’industria, intorno all’11,7%, quindi, anche al di sotto della media nazionale. All’interno dello stesso settore, poi, si ha un’apice nelle costruzioni, con punte del 28-29%.

Il commercio ha un tasso che sfugge al fisco, per quasi un terzo del suo prodotto totale, il 32%, così come il settore di istruzione e sanità (37% circa). 

L’unico settore a mantenere un sommerso moderato, a una sola cifra, è quello delle assicurazioni, con il 6,4%, trattandosi di un settore di gran lunga più monitorato degli altri.

Intanto, si attendono le proposte che i quattro tavoli tecnici dovranno effettuare entro il mese di aprile, riguardo alla riforma fiscale, voluta dal governo.

La direzione, comunque, sarebbe di una maggiore semplificazione delle normative, che consentano anche un rapporto di maggiore collaborazione tra fisco e contribuente, al fine di recuperare risorse da utilizzare per l’abbassamento delle imposte.

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