Draghi vicino alla presidenza BCE

Il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, sarebbe ogni giorno più vicino alla possibile presidenza della BCE, il cui cambio della guardia avverrà a fine anno. Il clima di sostegno sovranazionale che si sta creando attorno alla candidatura di Draghi è un indice molto significativo di quanto si sussurra nelle stanze che contano, ma che non si dice per ragioni di opportunità e di prudenza.

E se lo stesso Tremonti smentisce che al G20 di Parigi si sia parlato della prossima presidenza della BCE, è un dato di fatto che esso, invece, sia oggetto di discussioni e di trattative ormai in atto tra i vari governi.

Restano le diffidenze dei tedeschi, ancora scottati per il venir meno del loro candidato naturale alla successione, l’attuale governatore della Bundesbank, Axel Weber, ritiratosi dalla corsa per la BCE, dopo le critiche aspre contro di lui, da parte di mezza Europa, per la sua ostilità alla politica di Trichet sugli stati periferici in crisi.

Adesso, a caldeggiare la candidatura di Draghi ci pensa persino l’ ” Economist”, il quotidiano inglese mai tenero con l’Italia, che sprona i tedeschi di Angela Merkel ad abbandonare i suoi pregiudizi verso gli italiani, perchè Draghi sarebbe l’unico candidato con le carte in regola, per guidare l’istituto di Francoforte. Secondo l’ “Economist”, il curriculum di Draghi e la sua serietà non possono essere minimamente sottovalutati; bisogna abbattere il pregiudizio che un governatore italiano sarebbe molto propenso all’inflazione, dicono da Londra, perchè non vi è alcun fatto reale che spinge a credere una cosa del genere su di lui.

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