Il concerto del primo maggio di Roma è una tradizione ormai consolidata all’interno del mondo della musica, al quale partecipano personalità del rock di alta levatura. Non fa eccezione nemmeno l’edizione 2011, che però vede una curiosa novità: il direttore della Roma Sinfonietta sarà Ennio Morricone. L’autore, una delle figure di spicco e vanto per la musica italiana, non è nuovo alle collaborazioni con il mondo della musica leggera: celebre per la composizione di colonne sonore di straordinaria bellezza, Morricone da anni porta avanti progetti con mostri sacri del rock e della musica contemporanea in Italia e all’estero. In occasione del concerto del primo maggio ha però deciso di abbandonarsi prevalentemente al suo primo amore, la musica classica, componendo in occasione dei 150 anni di Unità d’Italia una “Elegia per l’Italia”.
Lo stesso Ennio ha recentemente spiegato, in una intervista per il periodico Il Tempo, la scelta di inserire tre citazioni dell’inno di Mameli dal carattere triste e tragico all’interno del componimento: «Perché le cose che stanno accadendo in Italia e in nord Africa sono drammatiche. L’inno di Mameli apparirà tristissimo e farà venire da piangere». Una celebrazione che dunque non manca di ricordare quanta strada ci sia ancora da fare per un vero sentimento di unione non solo all’interno dello Stato, ma anche nei confronti dei Paesi vicini. Anche la rottura della tradizione di dedicare esclusivamente al rock il concerto del primo maggio è un segnale accolto con entusiasmo dallo stesso Ennio, che spiega come la musica vada portata al pubblico nella sua interezza: non solo sale da concerto dunque per ascoltare la musica clasica, essa deve poter essere fruita ovunque, proprio come ogni altro genere musicale. «Il rock non è l’unica musica del nostro tempo. Anzi. Pensare sempre e solo al rock è molto riduttivo. La musica è come un fiume che ha tanti affluenti. Meno male che ci siamo spostati dalla linea del rock».
