Sky alla fine ce l’ha fatta: la famosa azienda pay per view avrà la possibilità di trasmettere in chiaro i suoi programmi sul digitale terrestre. Certo, non è stato facile, visto che Sky è stata ostacolata pesantemente dal nostro governo.
Infatti il Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani ha presentato un ricorso contro la decisione di Sky di trasmettere i propri programmi sulle reti in chiaro del digitale terrestre. Il ministero infatti si è opposto pesantemente a questo passaggio, sostenendo che Sky non avrebbe dovuto avere il diritto di partecipare al contest che assegnerà le frequenze televisive liberate dalle tv analogiche in previsione del passaggio al digitale terrestre.
Ovviamente Sky non è rimasta a guardare e si è rivolta alla Commissione Europea, che qualche mese fa ha dato il via libera alla società. Quindi ora Sky può concorrere per aggiudicarsi un multiplex sul quale trasmettere esclusivamente canali in chiaro, come imposto dalla stessa Unione Europea.
Sky ha di che essere soddisfatta visto che ora può entrare a far parte del mercato del digitale terrestre e quindi può proporre anche canali gratuiti per allargare la clientela televisiva. Ora che l’ obiettivo è stato raggiunto, però, Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
Queste le sue dichiarazioni: “Certo stupisce che proprio chi dovrebbe perseguire l’obiettivo di sostenere ed agevolare questa crescita, ovvero il Ministero dello Sviluppo Economico, invece di incentivare investimenti come quelli fatti da Sky Italia, sembri più interessato a ricercare con insistenza soluzioni che vanno nella direzione opposta, proponendo barriere e vincoli nei confronti di chi ha scelto di rischiare i propri capitali in imprese italiane”.
