Giappone, borse di Tokyo e Osaka si fondono?

Scommettiamo che molti di noi non sapevano che in Giappone ci sono due borse per la contrattazione dei titoli? E, infatti, ancora oggi è così. Oltre alla capitale Tokyo, esiste anche un’altra borsa a Osaka, città storicamente rivale della prima, e che non ha mai rinunciato a una sua negoziazione autonoma dei titoli quotati, creando l’anomalia di uno stato con due borse valori.

Ma anche in Giappone le cose stanno cambiando, per la forza dei fatti. Sta diminuendo il volume delle contrattazioni nipponiche, a causa della crescente competitività internazionale, e i processi di fusione di varie borse, anche nel continente asiatico (si parla di un possibile accordo tra Singapore e Australia per un’unica piazza), stanno rendendo necessaria la fusione della Tokyo Stock Exchange e dell’Osaka Stock Exchange.

Tuttavia, l’Ose ha emesso un comunicato, in cui ha cercato di ridimensionare le voci su un’imminente fusione tra le due società, portando i rimbalzi a +6,9%. Ma la prospettiva di un’unica borsa in Giappone sta già colpendo favorevolemente gli investitori, anche perchè si prevede, in caso di fusione, una maggiore chiarezza e un’attrattiva per gli investitori stranieri, che potrebbero quotare con maggiore facilità i propri titoli nel Paese del Sol Levante.

Già da tempo, la borsa di Tokyo cerca di velocizzare le operazioni di contrattazione, ma a causa di problemi tecnici, non ci è riuscita, con la conseguenza che il volume degli scambi registrati presso la Tse è diminuito.

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