Ansia: scoperto un interruttore nel cervello

L’ansia appartiene alla vita moderna, alle abitudini quotidiane, ma per molti la normale ansia che caratterizza la routine quotidiana, può trasformarsi in un vero incubo, dal quale è difficile uscire. Spesso s’innescano meccanismi così gravi da estirpare, da imputare al soggetto che soffre dello stato di ansia una forte paura verso la vita e le piccole cose, da renderlo incapace di qualsiasi reazione.

Dagli Stati Uniti arriva una ricerca che potrebbe migliorare sensibilmente la qualità della vita di tutte quelle persone che soffrono perennemente di attacchi di ansia.

L’esito di questo studio rivelerebbe un meccanismo all’interno del nostro cervello che aiuterebbe a spegnere lo stato emotivo legato all’ansia.

 L’esito dello studio americano è stato pubblicato su una famosa rivista scientifica Nature e asserisce che potrebbe essere stato individuato un meccanismo particolare che indurrebbe nei soggetti che normalmente sono attaccati da ripetuti attacchi di ansia a convivere con questo malessere emotivo e addirittura a spegnerlo.

Gli studiosi hanno individuato un circuito cerebrale che se stimolato aiuterebbe il soggetto a contrastare l’insorgere dell’attacco di ansia e delle paure e dei timori a questo connessi.

Gli scienziati nella sperimentazione di questo tentativo di scoprire la strada per bloccare gli attacchi di ansia, hanno utilizzato una tecnologia optogenetica, che sfrutta la fotosensibilità  delle cellule nervose. Questa ricerca è stata eseguita ancora su un campione di topolini da laboratorio, che ha rivelato delle risposte incoraggianti in tal senso.

Crisi di ansia e i famigerati attacchi di panico potrebbero finalmente trovare la soluzione ideale in questa ricerca, e poter migliorare in questo modo notevolmente la qualità della vita di tutte quelle persone che ogni giorno sono costrette a viverci.

                                                                                                

 

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