Vivisezione: serve davvero?

Da anni ormai moltissime associazioni lottano contro la vivisezione, ma che cosa è veramente? Vivisezionare vuol dire letteralmente “sezionare da vivo”, ossia dissezionare animali vivi. Oggi tale termine comprende anche tutte quelle azioni volte a provocare sofferenza negli animali ai fini sperimentali. All’interno dei laboratori di ricerca gli animali vengono privati delle corde vocali per non permettere loro di abbaiare, miagolare o emettere lamenti in alcun modo, vengono avvelenati, ustionati, accecati, mutilati, sottoposti a scariche elettriche e infettati con virus e batteri di vario tipo. Nei casi peggiori tutto questo avviene senza anestesia o con anestesia parziale. Tutto questo avrebbe lo scopo di studiare l’effetto di varie sostanze sugli animali per poter ricondurre i risultati ottenuti all’uomo.

Ma tutti coloro che non accettano questa pratica atroce condordano nell’asserire che i risultati ottenuti con la sperimentazione non possono essere ricondotti all’uomo in quanto gli animali sono modelli sperimentali troppo diversi. Tantissimi sono i medici che considerano antiscientifici gli esperimenti sugli animali e che definiscono tale pratica pericolosa. Sull’uomo infatti si sperimentano direttamente sostanze che non sono sicure al 100% proprio perchè gli animali possono avere reazioni diverse. Come se non bastasse, spesso sostanze che risultano dannose per gli animali possono essere invece di grande aiuto per l’uomo. La stessa penicillina, ad esempio, è risultata letale per le cavie da laboratorio. Chi appoggia la vivisezione asserisce che non bisogna “sacrificare il topo per salvare il bambino”, ma semplicemente “salvare entrambi”. E le possibilità per farlo ci sono. La ricerca scientifica potrebbe avvalersi di studi statistici, studi diretti dei pazienti, autopsie, biopsie, simulazioni al computer, utilizzo di cellule umane in vitro ed altro ancora. Ma tutto questo va contro gli interessi economici di moltissime multinazionali, soprattutto di farmaci e cosmetici, che economizzano molto di più utilizzando gli animali nei loro esperimenti. Internet è ricco di notizie sull’argomento e ci sono tantissimi forum e siti in cui se ne discute. L’importante è informarsi, sapere, capire e dire la propria se si è in disaccordo, come fanno i tantissimi antivivisezionisti che “sono la voce di chi non ha voce”.

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