Juventus, l’ex-bomber Trezeguet non risparmia le critiche alla dirigenza

Quest’estate uno dei simboli della bandiera bianconera, per quanto riguarda la storia calcistica degli ultimi dieci anni della Juve, David Trezeguet, è partito, volta spagnola, per fare spazio a nuove scelte tecniche dettate da Marotta, che come sappiamo è arrivato alla Juventus nella scorsa estate (assieme all’allenatore Delneri).

L’ex-juventino in una lunga intervista al sito StadioGoal, non ha risparmiato critiche alla dirigenza, ricordando che la Juventus è fatta solo per vincere: “Sono andato via perché la Juve non contava più su di me. Dicevano: vogliamo giovani, italiani più che stranieri, sarà una nuova avventura. Discorsi che dopo 10 anni di Juve non potevo neanche ascoltare. Ho fatto le valigie lasciando il posto a qualcuno più adatto a ciò che volevano allenatore e dirigenza».

“Della Juve sarò sempre innamorato, mi ha insegnato a vincere e fatto diventare un calciatore completo. Se pareggiavamo una gara stavamo male per giorni. Se andavamo fuori dalla Champions League era una tragedia: vedevo compagni di squadra che non mangiavano per una settimana. Io sono arrivato giovane, ho apprezzato subito questo ambiente. La Juve è fatta per vincere. La maglia bianconera ha un peso diverso dalle altre: chi è fragile non la può indossare”.

“Quando mi ritrovo con Alex, Vialli o altri che ti dicono: ‘Sei entrato nel cuore dei tifosi per sempre’ e questo vuol dire che ho fatto qualcosa di importante. Volevo diventare lo straniero più ‘prolifico’ nella storia della Juve e ci sono riuscito. Grazie anche ai tifosi, ai quale dico: arrivederci a presto”.


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