Parmalat, Granarolo pronta per la cordata

Ancora Parmalat protagonista del mercato di questi giorni. Il gruppo alimentare di Collecchio (Parma) è al centro di forti interessi, che vede contrapposta la francese Lactalis e una cordata nascente italiana, rappresentata da nomi molti noti e importanti dell’industria del nostro Paese.

La novità delle ultime ore riguarda uno dei protagonisti potenziali della contro-scalata a Lactalis, Granarolo. Il presidente Gianpiero Calzolari conferma, infatti, che la sua società sarebbe pronta e disponibile a partecipare a una cordata italiana per rilevare una quota del gruppo. Giudica interessanti le sinergie che potrebbero nascere da un investimento in Parmalat, calcolate in 80-100 milioni di euro.

Si guarda intorno la Granarolo, e se l’operazione in Parmalat non dovesse avere luogo, Calzolari parla già di altre ipotesi di almeno quattro aziende che stanno per essere cedute sul mercato.

Intanto, continuerebbe il pressing di Intesa su Ferrero, per giungere alla cordata. Ferrero sarebbe così il gruppo alimentare più importante e con le potenzialità economiche più interessanti, per portare la scalata al successo, contro le pretese dei francesi.

E, intanto, Lactalis non sta stando in queste ore con le mani in mano. Il gruppo d’Oltralpe ha acquisito una fetta ulteriore di azioni in Parmalat, attraverso operzioni di equity swaps, che porterebbero Lactalis a detenere già oltre il 15% delle azioni, in prospettiva di un acquisizione complessiva del 29,9%, quota massima, oltre la quale scatta l’opa obbligatoria, che renderebbe molto più costosa la scalata.

 

 

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