Governo vara “decreto anti-scalate” per Parmalat

Ieri, il consiglio dei ministrio ha varato il cosiddetto “decreto anti-scalate”, che in realtà non è che un tentativo di fare guadagnare tempo alla cordata italiana, evitando che nel frattempo la francese Lactalis possa detenere il controllo del management della Parmalat.

Il decreto, in realtà, sarà sostenuto in seguito da norme che verranno individuate dal Ministro per l’Economia, Giulio Tremonti, ma al momento prevede la possibilità di prorogare per le società quotate i termini di rinnovo del cda, entro la fine di giugno 2011.

La norma servirebbe per garantire che Lactalis, già al 29% delle azioni di Parmalat, possa assumere il controllo del cda della controllata, essendo in scadenza ad aprile. I due mesi in più, quindi, garantirebbero alla cordata Ferrero-Granarolo-Intesa e altri di potere avere più tempo per organizzare una reazione adeguata, conservando l’italianità dell’azienda di Collecchio.

C’è, infatti, molta preoccupazione tra gli allevatori italiani, in particolare emiliani, che temono che i francesi possano spostare le forniture di latte in Francia o comunque altrove, facendo perdere una delle più importanti commesse per il settore lattiero del nostro Paese.

Quanto alla legittimità delle nuove norme, il governo non ha dubbi che la UE debba approvarle, in quanto rispetterebbero il principio di reciprocità, visto che la Francia ha varato misure simili, per difendere qualche anno fà la sua Danone.

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