La nuova banca dati dell’Agenzia delle Entrate, DataBase Geomarket, ci regala spunti interessanti, per quanto noti, che ci danno un’idea più precisa di quanto ci costi ogni anno l’evasione delle tasse. Secondo una stima della banca dati, in media l’evasione fiscale sottrae alle casse dello stato il 17,87% del reddito.
Una percentuale, se confermata, che comunque indicherebbe livelli di evasione minori rispetto al recente passato, quando si stimava la sottrazione di risorse al fisco per il 19-20%. Ma ciò che stupisce è che questo dato, come già sappiamo, è una media tra chi non può evadere il fisco, perchè appartiene a categorie di reddito con trattenuta alla fonte (lavoro dipendente, pensioni, interessi su conti correnti e bot), e le altre categorie.
Ebbene, escludendo coloro che non possono evadere il fisco, per quanto appena detto, l’ammanco esploderebbe al 38,41%, una percentuale altissima. E non solo è già alta di sè, ma a sua volta essa risulterebbe dalla media tra nord e sud. E nel Meridione, spiccano punte di evasione, che arrivano fino al 66%, in città come Caserta, Salerno, Reggio Calabria, Cosenza e Messina. Molto più virtuose città come Roma, Milano, Torino, Lecco, Genova, Brescia e Cremona, con tassi di evasione al 10%, un quarto della media nazionale.
Insomma, i grandi centri urbani, soprattutto al nord, tendono a evadere di meno, mentre la fattura o il rilascio dello scontrino inizia ad essere un miraggio in alcune realtà più piccole e particolarmente al sud.





