Cgil, precari licenziati dal sindacato protestano contro Camusso

Ieri, in 50 piazze italiane, è andato in onda il solito filmato stanco del sindacato solitario, la Cgil, che ha voluto protestare contro il governo, per denunciare lo stato di precarietà del mondo del lavoro, in particolare dei giovani, che non avrebbero in Italia una prospettiva di sviluppo, a causa dell’instabilità del posto di lavoro e dei livelli bassi salariali a cui sono costretti.

Ma due giorni fà, davanti alla sede romana della Cgil si è svolta una manifestazione, che ha fatto scalpore, salvo non essere stata al centro dell’attenzione mediatica, se non in qualche caso. Parliamo della protesta di un centinaio di precari, soprattutto donne, i quali sono stati licenziati dalla Cgil, per cui lavoravano, sostenendo che i loro diritti di lavoratori non sarebbero stati rispettati. La protesta ha raggiunto il palazzo in cui ha sede il sindacato, con slogan polemici contro i dirigenti Cgil, i quali farebbero di tutto per mettere a tacere la situazione.

Il segretario confederale, Susanna Camusso, alla richiesta dei manifestanti di potere essere ricevuti, ha risposto picche, addirittura invitando le forze dell’ordine a bloccare la protesta e ad impedire ai precari di raggiungere la sede del sindacato.

I manifestanti hanno voluto denuciare, così, che tutte le aziende sono uguali, che persino la Cgil si comporterebbe con i suoi lavoratori come qualsiasi altra impresa, negando loro diritti, per la difesa dei quali ufficialmente è scesa ieri in piazza.

Polemica la Camusso, la quale non ha digerito che il Tg1, nell’edizione serale, abbia parlato della protesta. Secondo la Camusso, i precari in protesta sarebbero solo sei e dalla dirigenza della Cgil ci sarebbero stati malumori per la messa in onda del servizio.

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