BCE, allarme inflazione nel 2011

Il bollettino mensile della Banca Centrale Europea lancia l’allarme sui prezzi, previsti in crescita sopra il 2% per tutto il 2011. Secondo Francoforte, quindi, il tasso di inflazione si posizionerà sopra la soglia massima di riferimento per la politica monetaria della BCE, a causa del rialzo dei prezzi delle commodities, i cui effetti si sono già dipanati nel corso dei mesi precedenti.

L’allarme della banca centrale non è di poco conto, perchè indica ai mercati il sentiment di fondo di Francoforte, ossia la considerazione che i prezzi siano oltre i limiti, rendendo necessario ulteriori interventi per frenarli; tradotto in altre parole, la BCE ci ha avvisati che altri rialzi dei tassi sono inevitabili, a meno che non avvengano sconvolgimenti tali, da renderli non più necessari.

Il mercato ha in parte già scontato almeno un altro rialzo di 25 punti base dei tassi, ma addirittura molti traders si spingono più in là, ipotizzando entro l’anno un aumento di 50 punti base, rispetto al livello attuale. Se così fosse, dovremmo assistere ad altri due aumenti, di entità uguale a quello di otto giorni fà, quindi, il livello dei tassi si porterebbe all’1,75% entro dicembre, dall’1% di fino a una settimana fà.

Ciò nonostante, l’impatto degli eventi drammatici in Giappone e in Nord Africa comporteranno un ridimensionamemto della crescita nell’Eurozona, prevista in calo dello 0,5%, rispetto alle stime precedenti. Se anche questo dato si confermasse, assisteremmo di fatto a una crescita dei prezzi oltre il 2% e un tasso medio di crescita del pil di circa l’1,3%, una piccola stag-flazione degli anni 2000.

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