Il disturbo bipolare è una sindrome che nelle ultime settimane ha fatto clamore tra le notizie del gossip, perché ha colpito un volto noto del cinema internazionale, parliamo dell’attraente attrice Catherine Zeta-Jones, moglie di Michael Douglas, che è stata ricoverata perché affetta da questa disturbo. Ma vediamo nel dettaglio che cos’è questo disturbo bipolare. Questa sindrome che ha causato il ricovero dell’attrice in un istituto ospedaliero del Connecticut, è stata probabilmente causata nell’attrice, dal forte stress che l’attrice ha subito a causa della malattia che ha colpito il marito. Michael Douglas, infatti, ricordiamo che è stato colpito da un tumore alla gola, e che sta combattendo a testa alta da 12 mesi.
La moglie probabilmente deve aver immagazzinato e tenuto dentro si sé la paura per il marito e lo stress che ha comportato vivere con la malattia dell’uomo che ama, deve aver scatenato in lei questo disturbo bipolare. Vediamo di capire un po’ nel dettaglio che cos’è. Questa patologia è anche conosciuta come depressione maniacale e ne esistono di due tipi : bipolarismo di tipo I, ed è la forma più grave che fa riferimento a grave forme di manie con costanti alterazioni visive e anche molto seri della personalità, con chiari sintomatologia di onnipotenza che nelle forme più severe può portare anche al suicidio.
Quello di Catherine Zeta-Jones, invece è il bipolarismo II o ipomania, ed meno grave del primo. E’ una forma di depressione che si avverte nella persona che ne è colpita in una forma lieve, dove non si presentano cambiamenti repentini e improvvisi e che comunque non hanno mai gravi forme estreme.
Il trattamento prevede una cura psicologica e farmacologica, ma soprattutto l’intento principale è quello di allontanare il soggetto che ne è colpito, dallo stress della vita quotidiana. La scelta della bellissima attrice è stata sicuramente coraggiosa ma dovuta, sia nei confronti di se stessa ma anche per i suoi familiari, i suoi due bambini piccoli e il marito che sta affrontando un percorso difficile, ed anche per affrontare serenamente i prossimi impegni cinematografici, brava Catherine, e tanti auguri.
