Obama, ricchi pagheranno più tasse

E’ una dichiarazione dietro l’altra quella che il Presidente degli USA, Barack Obama, sta facendo, dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha minacciato il declassamento dei conti pubblici federali, qualora entro due anni non vengano adottate misure strutturali di riduzione del deficit, mutando anche il suo outlook sul debito americano da stabile a negativo.

Ieri, Barack Obama ha voluto rispondere alla pioggia di critiche che gli stanno cadendo addosso dal sito di Facebook, niente meno che dalla sede del social network, a Palo Alto, in California, attraverso un incontro con il fondatore e giovane Mark Zuckenberg, uno dei più ricchi degli USA.

Obama, dopo avere un pò scherzato con Zuckenberg, ha ammesso che in effetti i conti pubblici americani non sono a posto, parlando di una revisione dei costi della sanità, dei programmi sanitari di Medicare e Medicaid (assistenza dello stato agli anziani e ai non abbienti), ma ha anche voluto ribadire il suo concetto di politica fiscale, che intende adottare con forza: l’aumento delle tasse per i ceti più abbienti.

Rivolgendosi a Zuckenberg, il Presidente Obama ha detto che ci sarà un aumento delle tasse per persone ricche come lui, confermando l’intenzione di tagliare i benefici fiscali che la precedente amministrazione di George W. Bush aveva previsto, nell’ultima fase, anche per i redditi più alti, dopo avere tagliato le imposte sui redditi più bassi.

Ma con i Repubblicani in maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, il piano di riduzione del deficit di 4000 miliardi di dollari, avanzato da Obama, difficilmente sarebbe approvato così come proposto. I Repubblicani sono contrari all’aumento delle tasse, e hanno persino vinto le elezioni di midterm, puntando sul tema fiscale, che certamente sarà un loro cavallo di battaglia per le presidenziali del 2012.

 

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