Clamorose novità d’Oltralpe. Il governo parigino avrebbe intenzione di sospendere, per un periodo provvisorio, l’accordo sull’area Schengen, che prevede la libera circolazione dei cittadini membri tra i Paesi aderenti. Il tutto sarebbe finalizzato ad impadire che i clandestini sbarcati in Italia, a cui il nostro Paese ha concesso i permessi provvisori di soggiorno, possano attraversare la frontiera, recandosi in Francia; cosa che, secondo la Commissione di Bruxelles, potrebbe essere fatta, perchè i permessi italiani sarebbero validi a tutti gli effetti per consentire la libera circolazione degli immigrati in tutta l’area Schengen. E dunque Parigi, preso atto della sconfitta sul piano strettamente formale, ha deciso di controbattere con un’azione clamorosa, che prevederebbe la sospensione dell’accordo Schengen sulla libera circolazione, ripristinando i controlli alle frontiere con l’Italia.
Già in questi giorni, dopo avere attuato il blocco dei convogli da Ventimiglia per impedire l’arrivo di centinaia di immigrati dall’Italia, la Francia aveva negato l’ingresso ad alcuni tunisini, sulla base della mancanza dei requisiti economici, in quando avrebbero attraversato il confine italo-francese, con meno di 62 euro in tasca.
La linea dura dell’Eliseo, dunque, prosegue, con un Sarkozy marcato stretto alla sua destra dal Fronte Nazionale di Marine Le Pen – clamorosamente in testa nei sondaggi, con il 22% dei voti in caso di elezioni presidenziali – la quale ha già annunciato che se il suo partito dovesse vincere le elezioni del 2012 appoggerebbe la linea italiana di Maroni e indirebbe un referendum, per uscire fuori dalla UE.
E i sondaggi continuano a punire pesantemente Sarkozy, che nonostante l’intervento in Libia e i muscoli mostrati con l’affaire immigrazione, perde terreno sia verso i socialisti di Aubry, che verso le altre formazioni di centro e della destra del Front National.
L’impopolarità del presidente francese è così evidente, che all’interno dell’Ump, il partito neogollista, cresce il consenso per indire le primarie, in vista delle presidenziali del 2012, per garantirsi un volto diverso da Sarkozy che, secondo i sondaggi, perderebbe contro tutti i candidati socialisti, tranne la Royal, e, addirittura, non arriverebbe neanche al ballottaggio, a cui invece potrebbe accedere la Le Pen, primo candidato in testa al primo turno.
Da qui al prossimo anno, quindi, dovremmo attenderci un Sarkozy tutto muscoli, specie in politica estera, per recuperare il consenso di quanti non credono più nelle sue capacità di leadership.





