BTjunkie di nuovo online

Non so se vi ricordate dell’ articolo su BTJunkie di cui abbiamo parlato tempo fa. Ma in quell’ articolo abbiamo detto che BtJunkie è stato “oscurato” agli utenti italiani. Tramite una azione congiunta di magistratura e Guardia di Finanza il sito risultava inaccessibile. Bene. L’articolo concludeva dicendo questa frase: “…esistono i proxy…”. Non credo che lo spunto agli amministratori di BTJunkie sia stato il commento di un redattore di Bloglive, ma fatto sta che dal sito BtJunkie appare una soluzione di questo tipo: l’uso dei proxy. A dirla tutta, stando a una conversazione avvenuta su Facebook, sembra che tranne con Telecom, il sito sia accessibile da Tiscali e da Wind/Infostrada. Chiaramente, gli admin di BTJunkie sono consapevoli che il sito ritornerà presto offline, visto che la Guardia di Finanza non vorrà certo rimetterci la faccia. Ma sulla homepage del sito in alto potete trovare la scritta: “Attenzione italiani: BtJunkie.org verrà presto bloccato a causa della censura giudiziaria italiana. Potete continuare ad accedere al sito tramite un nuovo link“.

Per il momento non ce n’è bisogno. Potete accedere normalmente, ma il punto è che il sito in questione verrà bloccato solo in Italia, il che significa che solo gli IP italiani non potranno accedere al sito. Attraverso il link che permette di bypassare il limite tramite proxyitalia, avrete un IP geolocalizzato diversamente (potrebbe essere americano, tedesco, ecc.) Il tutto permetterà di bypassare il limite. Lo scopo di questo articolo è quello di far riflettere su come la Rete stia diventando sempre più difficile da controllare, da parte delle Forze dell’ Ordine. Chiaramente se BTjunkie fosse bloccato anche negli altri Paesi, la soluzione adottata in Italia avrebbe raggiunto il suo scopo!

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