La fotografia in movimento che prende vita, che spettacolarità. Di cosa si tratta? Da New York arrivano le fotografie che respirano, che vivono, dove l’immagine si trova a metà tra un video e una fotografia. Una sorta di fermo immagine che improvvisamente manda il suo messaggio al mondo. Non sono solo gli occhi che puntano all’obiettivo del fotografo, sono i piccoli gesti, una fiammella lontana, i capelli che respirano sotto un lieve battito di vento, lo sguardo non più fisso ma che ti cerca e ti schiva. Fotografie animate dalle GIF, che spettacolarizzano le immagini tratte dall’obiettivo fotografico.
L’idea delle fotografie in movimento nasce nella Grande Mela dall’idea di due artisti nel settore, il fotografo Jamie Beck insieme alla collaborazione del grafico Kevin Burg. Insieme hanno unito la loro arte visiva e creato una serie d’immagini che vivono nel mezzo, dove la fotografia lascia il posto al video e viceversa.
Un incontro di due mondi visivi appena accennati, che rendono agli appassionati della fotografia grandi soddisfazioni e soprattutto tanta ammirazione. Il digitale sta portando nel mondo delle fotografie tanti piccoli accorgimenti e strumenti tecnici che sicuramente invitano i fotografi in azione a migliorare ancora di più la loro arte fotografica.
La passione però quella deve essere innata dentro l’individuo che si appropria di una macchina fotografica. La tecnologia sicuramente fa tanto per i professionisti, ma anche con la voglia d’imparare sempre cose nuove e di fare nuove sperimentazioni con i quali si trovano nuovi spunti e idee per raffinare maggiormente la propria creazione visiva.
Nel linguaggio newyorkese le fotografie in movimento sono definite cinemagraphs, proprio perché al loro interno si trovano dei piccoli dettagli che improvvisamente rendono la fotografia speciale e spettacolare, donando a quel piccolo dettaglio il ruolo fondamentale da protagonista dell’immagine. Di seguito indico il link dove poter visionare questi spettacolari effetti: foto in movimento , sito Jamie Beck , dove vedete le immagini poste nell’articolo, con questo particolare effetto movimento.
