BCE ammonisce su debito e occupazione

Ieri sera, l’istituto centrale di Francoforte, la BCE, ha pubblicato il suo Rapporto annuale 2010, in cui si evidenziano le peculiarità dell’Eurozona, per l’anno trascorso e per le prospettive di quelle attuali. Il 2010 è stato senza dubbio un anno di ripresa dell’attività economica dei Paesi dell’area euro, dopo il tonfo del 2008 e soprattutto del 2009. Tuttavia, l’Eutotower non nasconde le sue preoccupazioni sugli aspetti finanziari degli stati membri, a causa di un livello di indebitamento molto alto, che rischia di deteriorare le condizioni di approvvigionamento sui mercati finanziari.

Per questo, Francoforte invita gli stati a fare di più, per migliorare i conti pubblici, pur sottolineando come già nel 2011 gli stati dell’Eurozona si siano impegnati verso una svolta in politica fiscale, che dovrebbe comportare un miglioramento evidente dei saldi di bilancio.

Il rischio di contagio della crisi del debito, tuttavia, rimane, anche se il quadro complessivo per l’Eurozona rimane volto al positivo.

Infine, la Banca Centrale Europea parla dell’evoluzione della situazione del mercato del lavoro. Esso pare essere in ripresa, grazie al miglioramento dell’economia, ma non in grado ancora di assorbire i disoccupati. E nel Rapporto si fà un paragone con il caso americano, che solo nella prima parte del 2010 è riuscita a ridurre il tasso di disoccupazione, che dalla seconda parte in poi è rimasto del tutto stabile.

In Eurolandia, invece, spiega il Rapporto, il numero dei disoccupati è di molto cresciuto durante la crisi, e ha continuato a crescere persino nel 2010. Adesso, sembra essersi stabilizzato, ma senza che vi sia la prospettiva immediata di un riassorbimento della manodopera in eccesso.

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