Mutui: tassi più cari, ma si torna ai livelli pre-crisi

Il mercato dei mutui è in sè molto delicato, perchè riguarda la vita di milioni di persone e il modo di vivere delle famiglie, specialmente in un Paese come l’Italia, dove avere la casa di proprietà è visto come quasi un obbligo e un modo per meglio gestire la propria condizione sociale. E dopo oltre un biennio di tassi ai minimi, che hanno consentito a quanti abbiano stipulato un mutuo a tasso variabile, di godere di rate più basse e di prendere fiato, negli ultimissimi mesi, i tassi Euribor stanno lentamente risalendo.

Gli Euribor trimestrali sono i tassi utiilizzati dalle banche, come riferimento base per stabilire il tasso sui mutui immobiliari. Pur essendo ancora a livelli molto bassi, per la prima volta da più di due anni, però, ieri questo indice ha superato la soglia dell’1,4%, attestandosi all’1,402%; un andamento inevitabile, vista la stretta già iniziata dalla BCE e la ripresa in atto.

E dall’ufficio studi di Tecnocasa confermano che il 2010 è stato un anno di ripresa del mercato dei prestiti immobiliari, essendo stati concessi in Italia quasi 57 miliardi di euro dalle banche, tornando così ai livelli precedenti alla crisi, iniziata a fine 2008, registrando un aumento dell’11,5%, rispetto al 2009.

Altro dato interessante è la domanda di mutui da parte dei cittadini stranieri, l’11% del totale. E di questi, quasi un terzo (32,5%) sono romeni. Il mutuo medio richiesto dagli stranieri ammonta a 132 mila euro, contro una media italiana di 165 mila euro, pari all’80% del valore immobiliare, contro il 75% medio degli italiani. Gli stranieri, inoltre, preferiscono per lo più il mutuo a tasso variabile (54%) e si impegnano mediamente per 25 anni.

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