Tori Amos pare essersi messa sulle orme di Sting: come lui, ha prima pubblicato un album natalizio che rileggeva classici della musica tradizionale e popolare; ora, come lui, si dà apertamente alla musica classica e pubblica con la stessa etichetta, la Deutche Grammophon. Se infatti il leader dei Police si è dato alla riscoperta della tradizione liutistica e chitarristica, la Amos resta fedele al pianoforte riscoprendo parti di storia di quello che per secoli è stato l’indiscusso protagonista della musica colta. L’album, previsto per ottobre, si intitolerà Night of Hunters e conterrà, a detta della stessa Tori, un ciclo di canzoni del ventunesimo secolo liberamente ispirate a brani della tradizione classica degli ultimi quattrocento anni. Tramite un video pubblicato sul proprio sito ufficiale, la cantante ha preannunciato che si tratterà di una sorta di concept album che vedrà come protagonista una donna alle prese con una relazione morente, che attraverso una fuga nel bosco si ritroverà coinvolta in riti di iniziazione che la porteranno a reinventarsi e riscoprirsi. Il processo di cambiamento sarà anche motore che coinvolgerà l’ascoltatore nell’ascolto di nuovi motivi musicali e temi che si fanno via via più complessi.
Tra i fili conduttori di questo racconto in musica vi è la presa di coscienza del fatto che preda e cacciatore coesistono in ognuno di noi. In seguito alla pubblicazione dell’album Tori Amos intraprenderà un tour europeo che farà doppia tappa anche in Italia, il 7 ottobre al teatro Arcimboldi di Milano e l’8 all’Auditorium parco della musica di Roma.
