E’ andata in onda il 18 maggio, in prima serata, la prima ed unica puntata del nuovo programma Rai di Vittorio Sgarbi: Ora ci tocca anche Sgarbi. Il critico d’arte, fortemente voluto dall’ex Direttore Generale Rai Mauro Masi e anche da Silvio Berlusconi, che hanno pienamente appoggiato il suo progetto culturale in televisione, non ha però dato i frutti attesi dai due promotori. La trasmissione infatti, che sarebbe dovuta durare almeno cinque puntate, è stata troncata alla sua nascita dagli scarsissimi ascolti e cioè soltanto l’8,27% di share.
Sgarbi inoltre rivela di essere andato a festeggiare subito dopo la fine della messa in onda del programma da Silvio Berlusconi che, soddisfatto della trasmissione, gli ha fatto personalmente i suoi complimenti. Vittorio inoltre chiede una seconda possibilità alla Rai per il suo “Ora ci tocca anche Sgarbi“, di cui non cambierebbe sicuramente i contenuti, ma soltanto i tempi, rendendoli molto più veloci rispetto alla prima puntata e chiede l’eventualità di passare anche in una fascia di seconda o terza serata, se per la prima non fosse possibile.
Questa possibilità però al momento non gli viene concessa, ma non dà colpe alla nuova Direzione Rai di Lorenza Lei, ammette invece le sue di colpe, non pentendosi però delle scelte fatte. Critica inoltre il pubblico che dimostra di essere più appassionato di fatti di cronaca e morte, “ci sarà un motivo per cui la Rai faccia 100 trasmissioni sulla morte di una bimba“, e si chiede se anche lui avrebbe dovuto parlare di altri argomenti come quello riguardante tutto ciò che gira intorno a Silvio Berlusconi: “Non l’ho citato una sola volta, è argomento complicato Berlusconi, e comunque non mi sembrava dovesse essere trattato“.
Si difende poi dalle accuse di essere stato pagato eccessivamente, si parlava di circa 200 mila Euro per ogni puntata – soldi che non si sa se venissero da fondi pubblici oppure da investimenti privati – tuttavia lui dice che la cultura ha comunque un costo e il tutto poteva addirittura essere ancora più alto, mettendo in mostra l’esempio della Scala che, pur essendo in una situazione di perdita costante, è finanziata ugualmente.
Vittorio Sgarbi però non si arrende e promette di ritornare presto in prima serata.
