I Fleet Foxes, la band di Seattle che ha pubblicato a inizio maggio il secondo album Helplessness Blues, si sono recentemente fermati negli studi dello show televisivo Late Night with Jimmy Fallon, in onda sulla rete americana NBC. Il gruppo, che ha appena ultimato la parte americana del loro tour con due concerti sold out all’United Palace Theatre di New York, ha suonato “Sim Sala Bim”, una canzone acustica tratta dall’ultimo album (clicca qui per il video). Nei prossimi due mesi i Fleet Foxes saranno impegnati in un lungo tour europeo, che toccherà i maggiori festival estivi, anche se purtroppo non è prevista nessuna data in Italia.
Helplessness blues, pubblicato dalla storica etichetta Sub Pop, ha raggiunto la posizione numero 2 nella classifica degli album più venduti in Inghilterra, superato solo dal disco di Adele, 21, mentre negli Stati Uniti si è dovuto accontentare del 4° posto. In Italia invece la classifica ufficiale della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha visto l’album arrivare ad un buon 44esimo posto.
I giudizi critici sull’album hanno finora evidenziato la notevole maturazione della band, che nel nuovo disco ha saputo rinnovare la matrice folk rock dell’album di esordio con l’introduzione di strutture più complesse e suoni provenienti dagli ultimi quarant’anni di musica acustica americana. Il disco attualmente ha un voto medio di 87/100 sul sito Metacritic, che raccoglie le recensioni scritte dalle maggiori pubblicazioni musicali mondiali, mentre in Italia le riviste Buscadero e Rumore hanno dedicato la copertina del mese di Maggio al gruppo di Seattle.
In un’intervista con Rolling Stone il leader Robin Pecknold, autore di tutti i brani e voce principale del gruppo, ha dichiarato che la realizzazione del disco è stata difficile, visto che ha assorbito completamente la vita della band per quasi due anni, influenzando anche i rapporti personali con amici, mogli e fidanzate. Proprio per questo i sei componenti hanno recentemente dichiarato di voler passare più tempo in futuro con le loro famiglie, limitando il numero dei concerti.
