L’Agcom multa Rai e Mediaset e Montezemolo attacca Berlusconi

MontezemoloTira una brutta aria per Berlusconi e il centrodestra e la causa non sono certe le (vere o presunte) aggressioni denunciata dagli esponenti del Pdl a Milano. Tira una brutta aria perché cresce sempre più la voglia di cambiamento che contagia anche una parte di società civile che non si può certo dire di sinistra. A scagliarsi contro la maggioranza è oggi l’ex leader di Confindustria attraverso un editoriale del sito di ItaliaFutura, la fondazione di Luca Cordero di Montezemolo, dal titolo “L’harakiri del centrodestra“. Un editoriale in cui si parla di occupazione di tutti i mezzi televisivi da parte di Berlusconi accusato di aver usato “toni che mal si conciliano con il suo ruolo istituzionale” parlando di argomenti (“fantomatiche invasioni di gay, spacciatori, musulmani e zingari”) che non rientrano tra le principali preoccupazione dei cittadini che, con le ultime statistiche che “segnalano che un italiano su quattro sperimenta la povertà e la disoccupazione giovanile raggiunge ogni mese un nuovo record temono piuttosto gli effetti catastrofici della mancanza di crescita”. E l’editoriale entra anche nel merito della campagna elettorale per la poltrona di sindaco di Milano e Napoli attaccando il centrodestra di “procedere sulla strada di un populismo becero e confuso” e di offrire come spettacolo l’harakiri di chi va in direzione di “una guerra civile a bassa intensità”.

E sul tema della sovraesposizione televisiva del premier  è intervenuta oggi l’Agcom che ha inflitto multe salate a Rai e Mediaset per le “interviste” di Berlusconi mandate in onda praticamente a reti unificate. L’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha inflitto una sanzione di 258.230 euro (la pena massima) a Tg1 e Tg4 mentre Tg2, Tg5 e Studio Aperto devono pagare un’ammenda di 100mila euro a testa.

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L’autorità spiega in una nota che le multe sono stata inflitte perchè “le interviste tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, e omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall’Agcom”. Immediata la reazione di Mediaset che si è dichiarata allibita per la sanzione inflitta e ha preannunciato il ricorso al Tar.

 

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