Anche se sei il capo della più grande potenza mondiale non è detto che sei immune dai piccoli incidenti stradali: lo ha capito oggi Barack Obama durante la visita in Irlanda. Un viaggio che per il Presidente degli Stati Uniti si sta rivelando davvero ricco di insidie ma, per fortuna, non a livello politico. Oggi il capo della Casa Bianca ha visto la sua macchina, una limousine dotata dei maggiori sistemi di sicurezza e a prova di attacco, incastrarsi mentre varcava il cancello dell’Ambasciata americana. Il momentaneo stop ha colto di sorpresa i tanti curiosi assiepati fuori l’edificio che dopo un attimo di comprensibile sbigottimento sono scoppiati in una fragorosa risata. Diversi i minuti passati dalla scorta presidenziale a cercare di capire e risolvere il problema ma senza ottenere un grande successo. Così Obama e Michelle, dopo che la sicurezza aveva circondato la macchina, sono stati fatti salire su un altro veicolo per raggiungere l’elicottero che poi li ha portati a Moneygall, cittadina da dove provengono gli antenati del presidente americano.
Per la coppia presidenziale quello di oggi non è certo il primo incoveniente del viaggio irlandese: già all’arrivo Obama e Michelle avevano dovuto affrontare un’altra “piccola emergenza” con la first lady che ha dovuto faticare non poco per fare in modo che il vento non le rovinasse l’acconciatura.
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E tanto per concludere, il presidente degli Stati Uniti è stato costretto ad anticipare a stasera la sua partenza per Londra a causa dell’eruzione del vulcano Grimsvoetn, che ha costretto a chiudere per qualche ora lo scalo di Keflavik. La nube di cenere che ha provato l’eruzione si sta spostando verso la Scozia e potrebbe toccare anche parte della Gran Bretagna e per evitare problemi Obama, che avrebbe dovuto pernottare a Dublino, ha anticipato la partenza. Per il Presidente americano si tratta della terza volta che un vulcano lo costringe a modificare i suoi spostamenti: era già successo lo scorso novembre, quando ha dovuto anticipare il rientro dal viaggio in Indonesia sempre per l’eruzione di un vulcano e lo scorso aprile, quando il vulcano islandese Eyjafjallajokull lo aveva costretto a cancellare la sua presenza ai funerali del presidente polacco Lech Kaczynski.
