Grecia fuori dall’euro, parola di commissario UE

Rischia di travolgere le borse europee di oggi la dichiarazione del Commissario UE alla Pesca, la greca Maria Damanaki, che ieri ha pubblicato un’affermazione sul suo sito greco, che non lascerebbe spazio ai dubbi. Damanaki ha detto che se la Grecia non accetterà il piano di austerità, per risanare i conti pubblici, accedendo così a un’altra tranche di aiuti europei, l’unica alternativa sarebbe uscire dall’euro e tornare alla dracma.

Immediate le reazioni in Europa. Bruxelles smentisce che Atene stia trattando una possibile fuoriuscita del Paese dall’Eurozona e parla di dichiarazioni a titolo personale. Dello stesso tenore le smentite del governo greco, che nega di prendere anche solo in considerazione l’ipotesi di uscire fuori dall’euro.

Come considerare allora le esternazioni di Damanaki? Possibile che si tratti solo di uno sfogo personale? E’ la prima volta che un rappresentante ufficiale a livello politico parli di uscita dall’euro e il fatto che queste affermazioni provengano proprio da un commissario europeo non può che destare la reale preoccupazione, secondo cui in termini non ufficiali si stia già cercando di ipotizzare uno scenario con la Grecia fuori dall’Eurozona.

Le frasi di Damanaki potrebbero anche essere lette come una forma di pressione sul governo di Atene, che ancora metterebbe in dubbio l’approvazione di un piano di austerità, subordinandolo a un largo consenso nazionale; un’affermazione che avrebbe fatto temere un possibile referendum, tuttavia, smentito dall’esecutivo.

La situazione resta molto confusa, perchè la Grecia continua a dimostrarsi poco credibile e poco meritevole di aiuti, non essendo stata in grado di centrare neanche gli obiettivi richiesti lo scorso anno, in sede di approvazione degli aiuti da 110 miliardi di euro. E proprio per questo, la sua uscita dall’euro non sarebbe più un tabù.

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