D’Alessio minacciato e comitato Lettieri in fiamme, accuse alla sinistra

Forse per fortuna oggi si chiude una delle più brutte campagne elettorali della storia delle amministrative in Italia. Certo, non che le altre che le hanno precedute siano state di stile, ma di sicuro quelle che si terranno la prossima domenica e il prossimo lunedì potranno essere considerate un’occasione sprecata per la politica, quanto a un segnale di sobrietà e di concretezza sui destini di importanti città come Milano e Napoli. Chi abiterà in queste due città probabilmente avrà avuto maggiormente modo di conoscere le reali proposte alternative dei due candidati al ballottaggio, perchè chi vive nel resto d’Italia ha avuto una sensazione totalmente diversa. E la bruttezza di queste amministrative trova il suo culmine nel clima di violenza verbale e fisica che, per elezioni di questo tipo, non si era forse mai vissuto. Solo ieri scrivevamo delle minacce subite dal cantante napoletano Gigi D’Alessio, il quale aveva annunciato di cantare a Piazza Duomo a Milano in favore del candidato del centro-destra Letizia Moratti. Sulle pagine di Facebook e Twitter, il cantante era stato insultato e definito mafioso, camorrista e amico dei leghisti, oltre a essere minacciato sulla sua sicurezza personale. E, complici anche certe esternazioni imbarazzanti sulla inopportunità di chiudere la campagna elettorale con un concertone di un napoletano, provenienti dagli “amici leghisti” di D’Alessio, alla fine il cantante ha dato forfait, adducendo a ragione della sua rinuncia proprio le minacce da parte di elettori di sinistra, nonchè la delusione per l’atteggiamento dei leghisti.

E da Napoli, dove stasera Gigi D’Alessio ha confermato di cantare a Piazza Plebiscito per il candidato del centro-destra Gianni Lettieri, giungono notizie anche peggiori. La sede del comitato elettorale di Lettieri è andata in fiamme stanotte, a causa di un incendio doloso. Pur non essendoci vittime, sono stati bruciati i ventisei gazebo che sarebbero stati impiegati stasera in occasione del comizio finale del candidato.

Lettieri accusa il rivale De Magistris di avere scatenato questo clima di odio, che sfocia poi in atti come questi. Il candidato del centro-sinistra a Napoli ha già risposto alle accuse  di Lettieri, negando ogni addebito con gli atti criminali compiuti. E le violenze contro Lettieri non sono una novità, essendo già stato preso di mira da gruppi dei centri sociali, che hanno tentato di linciarlo agli inizi della campagna elettorale, quando una bomba carta esplose davanti alla sede di un suo comitato elettorale.

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