Ballottaggi, Berlusconi: “Vi pentirete”

BerlusconiColpa sua? Neanche a parlarne! Dimissioni? Figurarsi! Silvio Berlusconi non arretra di un passo nonostante la sconfitta secca rimediata alle elezioni amministrative. Il Presidente del Consiglio si limita ad un breve commento dei risultati arrivati da Milano e Napoli che arriva nel tardo pomeriggio quando ormai nelle piazze dei due capoluoghi avevano già dato il via alle feste.  Dalla Romania, dove era impegnato in un vertice di intergovernativo, il primo ministro italiano prima si rifiuta di rispondere ai cronisti poi, più tardi, ammette la sconfitta che però, dichiara, non influirà sul governo nazionale. “Abbiamo perso, è evidente. Ma andiamo avanti lo stesso, bisogna mantenere i nervi saldi: anche Bossi è d’accordo con me”. Il premier poi ha rilanciato l’azione della maggioranza: “La coalizione è salda e coesa, ci resta ancora qualche riforma da fare, come giustizia e fisco. Le sconfitte non mi hanno mai abbattuto: vado avanti con il triplo delle forze”. La Lega e Bossi hanno fatto ricadere la colpa della sconfitta soprattutto sul Pdl, ma il leader di quello che è (era?) il primo partito d’Italia non si ritiene responsabile del tracollo (“non è colpa mia”) e allontana con una battuta la richiesta di dimissioni che arriva dal Partito Democratico: “Il Pd chiede le dimissioni? Non sono mai stato a sentire alla sinistra, figurarsi se lo faccio ora”.

Un Berlusconi che quindi sembra voler tirare diritto per la propria strada senza cogliere il messaggio che arriva sulle urne, anzi attacca la scelta dei cittadini: “I risultati ci erano chiari da qualche giorno ma sono convinto che a Napoli si pentiranno del voto che hanno dato oggi. Spero non succeda la stessa cosa anche a Milano: avevano una buona amministrazione e ora devono pregare il buon Dio che non gli succeda qualcosa di negativo”.

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Il Presidente del Consiglio prova quindi a mandare un messaggio lui ad alleati, opposizione e cittadini: non ha nessuna intenzione di mollare la poltrona di Palazzo Chigi e chi si appresta a governare le maggiori città italiane non potrà fare altro che peggiorare la situazione attuale. C’è il sospetto però che questa volta qualcosa sia cambiato e che il vento che arriva dalle urne possa far traballare anche le certezze del Cavaliere.

 

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