Tumore al cervello e cellulari: una "coppia" pericolosa

I telefoni cellulari, ciò che ci permette di mantenere i contatti con il mondo e di essere sempre aggiornati su notizie private e globali, sono nel mirino per quanto riguarda lo sviluppo di tumore al cervello. L’eventualità che i cellulari rappresentino una causa di cancro, soprattutto al cervello, è un argomento di discussione da anni per scienziati e studiosi.

Non esistono ancora vere e proprie prove scientifiche che dimostrino il quadro definitivo dei rischi reali della radiazioni emanate dai telefoni cellulari.

Un gruppo di ricerca dell’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), si è riunito a Lione ed ha cominciato uno studio per saggiare la possibilità che l’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici emanati dal cellulare possano produrre effetti negativi a lungo termine al cervello.

Il telefono portatile può davvero incrementare il rischio di cancro? Il problema è un tema di rilievo per la salute pubblica, soprattutto per l’aumento delle vendite di cellulari tra bambini e ragazzi. Qualche tempo fa, uno studio dimostrò che nelle persone che utilizzano frequentemente il cellulare aumenta il rischio di glioma cerebrale (tumore al cervello) nel 40% dei casi.

Chi parla per almeno 30 minuti al giorno per un periodo di dieci anni, il rischio è molto più alto. I campi elettromagnetici del cellulare sono agenti cancerogeni del gruppo 2B, cioè sono potenzialmente cancerogeni per gli esseri umani. Gli studiosi e gli scienziati di tutto il mondo si interrogano continuamente per cercare di evidenziare e stilare una tabella dei rischi di danno e patologie cerebrali causati dalle onde elettromagnetiche prodotte dai telefonini.

Riusciranno ad impedire il business delle comunicazioni? I rischi ci sono, per cui, consigliamo di limitare al massimo l’utilizzo degli apparecchi portatili.

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