Aiazzone: la rivincita dei truffati

aiazzoneTecnicamente è un furto, moralmente è la rivincita di chi si è visto in qualche modo truffato: oltre 200 persone ieri hanno preso d’assalto i magazzini di Aiazzone di Pognano, svuotandoli di tutta la merce. Tra loro c’erano soprattutto immigrati ma anche molti clienti che avevano pagato la merce senza mai riceverla a casa e alcuni dipendenti che da mesi non ricevono gli stipendi. Tutti si sono dati appuntamento per il tardo pomeriggio di ieri nel magazzino di Pognano dove si sono presentati con macchine, furgoni e persino qualche tir: dopo aver forzato la serratura hanno preso d’assalto la merce, svuotando completamente il magazzino. I carabinieri, allertati da qualcuno che pensava si stesse svolgendo un rave party, hanno trovato l’edificio vuoto con alcune persone che avevano addirittura smontato pezzi di pavimento e altre che avevano portato via gli impianti elettrici.  Gli agenti ancora non hanno ricostruito come e da chi sia stato organizzato l’appuntamento, ma sono riusciti a identificare tutti gli assalitori che ora potrebbero essere denunciati per furto, violazione di proprietà e danneggiamento dal curatore fallimentare dell’Aiazzone.

La ditta è, infatti, stata dichiarato fallita nell’aprile del 2011 dal Tribunale di Torino, dopo che oltre tredici mila clienti erano stati truffati, pagando in anticipo mobili che poi non hanno mai ricevuto o hanno ricevuto solo in parte. Ma non è tutto, perchè l’Aiazzone vanta debiti anche verso i circa 800 dipendenti che dopo il fallimento si sono trovati senza lavoro e che da ottobre scorso non ricevono gli emolumenti.

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L’assalto di ieri può anche essere visto, quindi, come la voglia di 200 moderni “Robin Hood” di riprendersi il maltolto. Al contrario del personaggio, a metà tra storia e leggenda, che rubava ai ricchi per dare ai poveri, gli eroi moderni hanno deciso di reagire e porre rimedio alla truffa subita facendosi giustizia da soli. Così, invece che con archi e frecce, si sono presentati “armati” di macchine e furgoni e hanno fatto incetta di tutto ciò che hanno trovato davanti a loro. Peccato però che ora corrono il rischio che oltre al danno della truffa paghino anche la beffa di un’accusa di furto. E per la salvezza dei moderni Robin Hood non ci sarà nessun Little John pronto a combattere per liberarli dal principe Giovanni.

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