Nuova tragedia del mare: oltre 200 dispersi nel Mediterraneo

sbarchiC’è una nuova tragedia del mare che sconvolge il mondo: oltre 200 profughi sono dispersi nel Mediterraneo dopo che l’imbarcazione sulla quale stavano cercando di arrivare in Sicilia è andata in avaria. Tutto è accaduto nelle acque tunisine, dove sono stati portati in salvo oltre 500 persone. È nella notte tra martedì e mercoledì, secondo la prima ricostruzione fornita dall’agenzia tunisina Tap, che il natante con a bordo oltre 700 persone è stato avvistato al largo dell’isola di Kerkennah, nel sud della Tunisia. I soccorsi della Guardia costiera e dall’esercito tunisino sono stati però ostacolati dal fatto che il barcone è andato in avaria in un punto in cui le acque erano molto basse, rendendo quindi impossibile avvicinarsi con le barche militari. I soccorritori sono stati costretti ad avvicinarsi con gommoni e piccole imbarcazioni e hanno potuto iniziare a trarre in salvo solo poche persone alla volta, dando precedenza a donne e bambini. Ed è proprio in quei momenti che molti profughi hanno provato a mettersi in salvo gettandosi a mare e molto probabilmente annegando.

RICOSTRUZIONE DA CHIARIRE – La maggior parte delle 570 persone tratte in salvo sono state trasportate nelle caserme a Sfax. Secondo fonti tunisine sentite dall’agente Reuters 3 profughi sono morti mentre altri sono stati costretti al ricovero in ospedale. Sempre la stessa fonte riferisce che i profughi non si trovavano su un unico barcone ma su piccoli pescherecci con i quali stavano cercando di lasciare il Nord Africa diretti verso Lampedusa. Il mare in burrasca li ha impauriti e spinti a gettarsi in acqua prima che i soccorritori li mettessero in salvo.

SBARCHI AD OTRANTO – E la scorsa notte le motovedette della Guardia Costiera italiana hanno evitato che si verificasse una nuova tragedia mettendo in salvo oltre 100 immigrati che si trovavano su un barcone che stava per affondare. Secondo il comunicato emesso dalla Guardia Costiera il salvataggio è avvenuto al largo di Otranto dove il peschereccio con a bordo quai 150 profughi navigava a luce spente.

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Dopo vari tentativi di proseguire la navigazione i militari sono riusciti a fermare l’imbarcazione e hanno trasbordato una cinquantina di persone sulle motovedette. All’arrivo a terra la maggior parte dei profughi sono stati ospitati dal centro di prima accoglienza Don Tonino Bello dove ci sono stati anche diversi tentativi di fuga e liti tra gli stessi extracomunitari: con l’arrivo dell’alba è tornata la calma.

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