Era prevista per stamane alle 11 negli studi di via Teulada la conferenza stampa durante la quale Michele Santoro avrebbe dovuto fornire i dettagli della sua “separazione consensuale” avvenuta ieri dalla Rai, ma all’ultimo momento uno scarno comunicato dello staff del conduttore ha informato che Viale Mazzini non ha concesso l’autorizzazione. E così prima si pensava ad un semplice posticipo al pomeriggio di oggi, poi si è appreso che il “saluto” e le eventuali “spiegazioni” ci saranno direttamente nell’ultima puntata di Annozero, in onda giovedì prossimo. Il giorno dopo l’annuncio il clima rimane quindi abbastanza teso, mentre fioccano indiscrezioni e reazioni di varia natura sull’evento che senza dubbio modificherà gli equilibri di “audience” tra le reti pubbliche e private, probabilmente tutto a vantaggio di queste ultime.
E’ chiaro infatti che a fronte di una buonuscita che si aggirerebbe sui 2 milioni di euro ed una perdita di share di circa il 20%, la Rai non sembrerebbe aver fatto un buon affare almeno in termini economici, ma la “strana coppia” composta da Michele Santoro e Lorenza Lei (neo Dg Rai) parrebbe aver scavalcato persino il parere del Cda dell’azienda.
“E’ un danno per la Rai, anche perché non c’è alcuna clausola di non concorrenza” si sfogano così i consiglieri di amministrazione Giorgio van Straten e Nino Rizzo Nervo mentre un rassegnato Paolo Garimberti (presidente Rai) dichiara: “Spiace sempre perdere un professionista come Michele Santoro ma ho profondo rispetto per il diritto di ciascuno di essere artefice del proprio destino”, infine Lucia Annunziata parla di “Sbaglio editoriale e industriale, un’espulsione su base politica“.
Già ieri dai partiti di opposizione arrivavano reazioni di insoddisfazione, ed oggi rincara la dose Carlo Rognoni, presidente forum Riforma sistema radio-televisivo del Pd, che ritiene l’accaduto un “regalo a Berlusconi” ed un “colpaccio di La7″ e conclude: ”Annozero rendeva piu’ di dieci milioni di euro in pubblicita’. Una perdita a cui rischia di aggiungersi un effetto di ricaduta sugli altri canali Rai, dal momento che Santoro non solo andra’ via ma se ne andra’ alla concorrenza”.
Al contrario negli ambienti vicini al Pdl c’è chi stappa lo champagne e chi fa a gara di banalità sostenendo che Annozero “faceva perdere voti” o addirittura all’opposto “li faceva guadagnare a Berlusconi“, ed infastidito da tutto questo clamore appare invece Maurizio Lupi, vice presidente della Camera, nonchè ospite ricorrente dello show, che si dichiara “stupito che oggi la prima notizia su tutti i giornali sia Santoro e non i temi veri che interessano alla gente”.

Ma a contraddire chi vorrebbe far passare la questione in secondo piano, non tarda intanto ad arrivare un primo “effetto collaterale” del probabile prossimo passaggio a La7 di Santoro, ovverosia un balzo a Piazza Affari del titolo di Telecom Italia Media, in rialzo del 6,99% e benchè manchi ancora un annuncio ufficiale, è da ieri che “l’arrivo” viene piacevolmente evocato in varie trasmissioni da Lilli Gruber, Gad Lerner, Ilaria D’Amico ossia gli attuali “pilastri” dell’emittente su informazione e politica, per i quali ha chiosato anche il direttore del Tg La 7, Enrico Mentana: “Se verrà da noi potrà fare quello che vuole“. E se questo per il pubblico sarà sicuramente stimolante, per “altri” potrebbe essere addirittura preoccupante, l’ennesimo autogol.





