Fmi, Lagarde alla ricerca dell’appoggio dei Paesi Brics

Continua il dibattito intorno alla figura che dovrà sostituire Dominique Strauss-Kahn alla guida del Fondo Monetario Internazionale. La Francia ha avanzato sin da subito la sua candidatura, in favore dell’attuale Ministro delle Finanze, Christine Lagarde, che ha ottenuto l’appoggio di Italia, Gran Bretagna e la Germania. Tuttavia, la partita ha rischiato di complicarsi, dopo le critiche degli stati Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), i quali hanno contestato l’idea che per automatismo al vertice dell’Fmi debba andare sempre un europeo, rivendicando un proprio candidato.

Malgrado le ostilità delle economie emergenti, non ci sono state candidature alternative, in quanto quasi immediatamente il fronte dei Brics si è rotto, con la Russia che annunciava un quasi appoggio alla Lagarde, così come lo stesso Brasile, a capo della “rivolta” anti-Europa, alla fine ha ufficializzato il sostegno alla francese. 

Cina e India sarebbero ben propense anch’esse a votare per il candidato francese, ma per non lasciare nulla al caso, in questi giorni la Lagarde è in tour per l’Asia e dopo essere stata a New Dehli, dove ha incontrato i vertici della politica indiana, adesso è volata in Cina, dove incontrerà il governatore della Banca Centrale Cinese, il vice-premier e il ministro delle finanze di Pechino, oltre al ministro degli esteri.

Insomma, il puzzle si starebbe ricomponendo in netto favore per Christine Lagarde, sebbene forse si prenderà atto che questa possa essere l’ultima volta che un europeo abbia assicurato il posto di direttore generale al Fondo Monetario. Un altro segnale non indifferente della perdita di importanza dell’Europa, nei rapporti con il mondo, e dell’ascesa di nuove e influenti economie.

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