USA, sexy-gate travolge deputato democratico

Un altro scandalo a sfondo sessuale sta facendo discutere la politica e i media americani, dopo che il deputato per il Partito Democratico di New York, Anthony Weiner, 46 anni, è stato pizzicato a inviare foto di sè nudo a sei donne, tra cui una studentessa. All’inizio della pubblicazione delle foto, Weiner aveva definito tali immagini frutto di hackers, ma successivamente è stato costretto ad ammettere che si trattava di foto reali. Nelle foto, pare che il deputato si sia fatto ritrarre a torso nudo o in mutande, allegando le immagini a Twitter e inviandole a donne che aveva conosciuto online. Tuttavia, precisa Weiner, si trattava tutte di donne maggiorenni. Non avranno fatto di certo piacere le immagini e le notize sull’uomo alla moglie, una donna di 35 anni, che lavora al Dipartimento di Stato USA, a stretto contatto con Hillary Clinton. La donna, con cui Weiner si è sposato un anno fa, si è appreso che è incinta. Costretto a una conferenza stampa, il deputato ha ammesso la responsabilità dell’invio delle foto un po’ hot, giudicando il suo comportamento “stupido”. Tuttavia, ha anche affermato che non è prevista alcuna separazione con la moglie e non intende dimettersi, anche perchè, precisa, non ha mai incontrato di persona le donne in questione.

E chissà se la Clinton, memore della sua esperienza alla Casa Bianca, non troverà le parole giuste per consolare la giovane moglie di Weiner, avendo una certa dimestichezza in fatto di tradimenti.

Questo scandalo a luci rosse, sebbene poi non sia avvenuto altro che uno scambio di foto piccanti, giunge dopo che qualche mese fa un altro deputato, stavolta del Partito Repubblicano, era stato notato da una donna in una chat di incontri online, ritratto a torso nudo. La donna aveva immediatamente inviato la foto ai giornale e in meno di due ore l’uomo fu costretto alle dimissioni da parte del suo partito.

E sono gli stessi Repubblicani, adesso, a chiedere che Weiner lasci il suo incarico di deputato, per condotta immorale. E così, dopo il caso Strauss-Kahn, un altro ministro francese dimessosi per accuse di molestie sessuali, mentre si è ancora alla ricerca di un altro ex ministro parigino, sospettato di pedofilia, il pianeta sembra pervaso da una sorta di mondial-bungabunga. E pensare che sghignazzavano di noi italiani.

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