La Figc acquisisce gli atti da Cremona, Quadrini accusa:”Sapevano tutto”

Il Procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore aveva dichiarato che l‘inchiesta sulle scommesse calcistiche «non è una Calciopoli bis», ma poco ci manca. La Figc si è vista costretta ad acquisire gli atti delle indagini ed è pronta a collaborare con la Procura di Cremona. E’ stato Ettore Traini, collaboratore della procura federale della Figc, a recarsi a Cremona per acquisire gli atti dell’inchiesta del procuratore Roberto Di Martino. Proprio Di Martino ha iniziato nelle ultime ore ad interrogare l’ex calciatore Gianfranco Parlato e ha inoltre smentito che ci fossero dei rapporti fra il ministro degli Esteri Franco Frattini e Ismet Mehmeti, un altro degli indagati per il calcioscommesse. Marcio Marcalli, presidente della Lega Pro, ci ha tenuto a sottolineare che «in Lega Pro, nella maggior parte dei casi, c’è un calcio pulitissimo con imprenditori seri. Il mio calcio è sotto accusa impropriamente».

Intanto anche il presidente dell’Aic, nonchè ex calciatore della Roma, Damiano Tommasi, ha ribadito che l’associazione di grandi nomi all’inchiesta calcioscommese serve solo per fare scoop: «Si sta alimentando lo scoop – ha spiegato – ed è grave mettere in mezzo nomi di chi, come Totti e De Rossi, non c’entra nulla con questa storia. Dobbiamo ragionare sul fatto e sui provvedimenti da prendere. C’è bisogno di chiarezza per procedere con atti ed eventuali sanzioni anche se la giustizia sportiva ha bisogno dei suoi tempi rispetto a quella ordinaria». Ha inoltre parlato sulla questione l’avvocato Antonio Conte: «I due ragazzi sono furiosi per questa vicenda: i loro nomi sono stati coinvolti senza concreti riscontri». Conte ha concluso dichiarando: «Dovrò prima valutare una rassegna stampa enorme. Poi qualora si riscontrassero lesioni dell’immagine dei due calciatori e della società si procederà».

Oltre a tutto questo, a cercar di accendere un altro focolaio è il calciatore del Sassuolo Daniele Quadrini, che afferma di aver denunciato il sistema delle scommesse prima che l’inchiesta finisse su tutti i giornali. «L’8 maggio scorso denunciai del tentativo di estorsione a danno di Quadrini depositando l’atto alla Procura della Figc. Spiegai che si era in presenza di un fatto gravissimo e che esisteva una banda che era dedita alle scommesse», così ha dichiarato Massimo Ciardullo, avvocato del giocatore del Sassuolo. «A nostro parere – ha concluso Ciardullo – la Figc sarebbe potuta intervenire subito, prima che questo scandalo fosse scoperchiato dall’attività della magistratura ordinaria».

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