BCE chiede chiarimenti su manovra italiana e lancia allarme inflazione

Nel bollettino mensile della Banca Centrale Europea, Francoforte invita ancora una volta a consolidare il risanamento già in atto in tutta l’Eurozona, soprattutto per gli anni successivi al 2011. In particolare, la BCE invita ad intervenire sul lato della spesa, specie per le pressioni dei mercati finanziari, che temono un collasso finanziario.

Nonostante siano già in atto sforzi concreti per risanare i deficit dei Paesi dell’Eurozona, con risultati già evidenti quest’anno, l’Eurotower non fà mistero che l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014, per quanto irrinunciabile, non è al momento vicino. Per questo, prendendo spunto dalle misure sostenute dai governi nazionali e inviate a Bruxelles, la BCE chiede ad alcuni Paesi, tra cui l’Italia, di meglio specificare quali siano le misure del biennio 2013-2014. L’Italia ha concordato con la Commissione UE il raggiungimento del pareggio di bilancio o del quasi pareggio entro il 2014, ma non sarebbero ancora chiari gli importi complessivi per il 2,3% del pil

In sostanza, la banca centrale ha chiaro il piano di risanamento del governo italiano, fino al 2012, quando il rapporto deficit/pil dovrebbe attestarsi al 2,7%, quindi, sotto la soglia del 3% prevista dal Patto di Stabilità. Oltre tale data, però, non avrebbe chiaro l’orizzonte di intervento del governo italiano.

Ma la BCE lancia anche l’allarme inflazione per tutta l’Eurozona, con i prezzi che dovrebbero continuare a mostrare una crescita ben oltre il 2% annuo, nei prossimi mesi. 

Sul fronte dei rischi sui titoli di stato, si sottolinea che Paesi come Italia, Spagna e Belgio hanno visto oscillare ampiamente, nell’ultimo periodo, il loro rendimento sui decennali, rispetto ai Bund tedeschi, quale conseguenza di un maggiore rischio avvertito sui mercati.

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